Covid-19, l’OMS ha cambiato idea: ora le mascherine vanno indossate

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha affermato che le nuove informazioni hanno dimostrato che le mascherine potrebbero fornire «una barriera per le goccioline potenzialmente infettive».

Eppure, pochi mesi fa, all’inizio dell’epidemia di coronavirus, l’OMS aveva sostenuto che non c’erano prove sufficienti per raccomandare l’uso delle mascherine da parte delle persoone sane.

Ora, invece, il direttore generale dell’OMS, il dott. Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato che «alla luce delle prove in evoluzione, l’OMS consiglia ai governi di incoraggiare i cittadini a indossare le mascherine in casi in cui ci possa essere una trasmissione diffusa e in cui le distanze fisiche siano difficili da mantenere, come nel caso dei trasporti pubblici, nei negozi o in altri ambienti affollati».

Insomma, una netta differenza rispetto a quando l’OMS consigliava di indossare le mascherine solo al personale sanitario e alle persone infette (per evitare di contagiare i sani).

Nel dettaglio, la dott.ssa Maria Van Kerkhove, esperta dell’OMS, ha spiegato all’agenzia di stampa Reuters che la raccomandazione è che le persone indossino una «mascherina di tessuto – cioè non medica». Tali dispositivi dovrebbero avere «almeno tre strati di materiale diverso» per essere efficaci.

Tuttavia, chi ha più di 60 anni e/o portatore di fattori di rischio (diabete, ipertensione, obesità…) dovrebbe indossare le mascherine anche in luoghi in cui è meno probabile la diffusione del virus.

Allo stesso tempo, l’OMS ha sottolineato che le mascherine sono soltanto uno dei tanti strumenti che possono essere utilizzati per ridurre il rischio di trasmissione e che non dovevano dare alle persone un ‘falso’ senso di protezione perché è necessario anche dell’altro, come lavarsi le mani spesso e mantenere il distanziamento sociale.

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