Covid-19, “la Sardegna rischia di far esplodere una bomba virale”

«Il mancato rispetto delle regole nei locali della movida in Sardegna rischia di far esplodere una bomba virale. Ci aspettiamo un considerevole aumento dei casi ed è in corso una grande azione di tracciamento».

Lo ha dichiarato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. «Voglio rassicurare che abbiamo in atto comunque un sistema di controllo e monitoraggio in grado di rispondere con tempestività. Solo negli ultimi tre giorni sono stati effettuati oltre 7.700 test nei drive-in un lavoro straordinario e ringrazio i nostri operatori che stanno agendo con grande professionalità», ha aggiunto.

«Se si fossero rispettate le regole minime – ha concluso – non si sarebbe creata questa situazione. Torno a ribadire che sono necessari i test agli imbarchi dalla Sardegna».

In un’intervista al Corriere della Sera il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas ha detto: «Volevo i tamponi per i turisti ma il governo mi ha bloccato».

La Sardegna da Covid-free a Regione che contagia? «Questa è una boutade infondata. La Sardegna non ha mai avuto una circolazione virale autoctona. Tutti i casi sono di importazione o di ritorno, persone già positive testate una volta giunte in Sardegna o sardi infettati durante le vacanze all’estero. Dai dati ufficiali il numero maggiore dei casi si registra comunque in altre regioni del Paese e il nostro sistema sanitario sta gestendo in modo ordinato e tempestivo la situazione».

Per Solinas «se il governo avesse accolto il modello che avevo proposto già mesi fa per accompagnare l’ingresso sull’isola di ciascun passeggero con un certificato che attestasse l’esito negativo del tampone, oggi non ci sarebbe la recrudescenza del virus. Ma allora tutti mi vennero contro, contestando l’incostituzionalità, l’impossibilità o la scarsa attendibilità della mia proposta, salvo poi riproporla oggi con colpevole ritardo per tutta l’Italia».

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