Covid-19 in Cina, picco di nuovi casi, mai così alti dalla prima ondata

Ieri, sabato 2 parile, sono stati registrati circa 13.146 casi di Covid-19 in Cina, la cifra più alta dal picco della prima ondata più di due anni fa.

Lo hanno affermato le autoritù sanitarie locali. Si tratta di “1.455 pazienti con sintomi” e “11.691 asintomatici”, mentre “non sono stati segnalati nuovi decessi”, ha affermato la Commissione sanitaria nazionale in un comunicato, con la variante altamente contagiosa di Omicron che si è diffusa in più di una dozzina di province cinesi.

E due giorni fa, venerdì 1° aprile, più di 14 milioni di residenti di Shanghai a Puxi, o le aree a ovest del fiume Huangpu, si sono sottoposti al test molecolare, all’interno della seconda fase della gestione isolata della città. A Shanghai sono stati rilevati 260 casi confermati di Covid-19 a trasmissione locale e 6.051 portatori asintomatici, ha affermato il portavoce locale, attribuendo l’aumento quotidiano dei casi positivi alla maggiore portata delle attività di screening.

A partire dal 28 marzo, la megalopoli della Cina orientale ha iniziato ad applicare una gestione temporanea di chiusura in due fasi per tracciare le infezioni e frenare la diffusione del virus. I test molecolari di massa nelle aree a est del fiume Huangpu sono iniziati il 28 marzo con la prima fase di gestione isolata in atto. La seconda fase della gestione a circuito chiuso è entrata in vigore ieri nelle aree a ovest del fiume.

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