Covid-19, il nuovo coronavirus si ‘nasconde’ nei testicoli?

Il coronavirus potrebbe ‘rifugiarsi’ nei testicoli, rendendo gli uomini più predisposti ad una malattia di più lunga durata e di maggiore gravità.

Questo è emerso da un nuovo studio del Montefiore Health System, dell’Albert Einstein College of Medicine e dell’Ospedale di Malattie Infettive Kasturba a Mumbai in India, i cui principali autori sono due medici indiani, madre e figlia, fra l’India e gli Stati Uniti.

I ricercatori hanno monitorato il recupero di 68 pazienti a Mumbai, in India, per studiare i comportamenti ‘di genere’ del virus, che infetta più gli uomini delle donne e in maniera spesso più grave, secondo un rapporto preliminare pubblicato su MedRrxix.

La dottoressa Aditi Shastri, oncologa presso il Montefiore Medical Center nel Bronx, e sua madre, la dottoressa Jayanthi Shastri, microbiologa dell’ospedale Kasturba per le malattie infettive di Mumbai, hanno affermato che il virus si lega a una proteina che si trova ad alte concentrazioni nei testicoli.

Questa proteina, nota come ACE2, è presente anche nei polmoni, nel tratto gastrointestinale e nel cuore. Ma poiché i testicoli sono meno interessati dalla reazione immunitaria, il virus potrebbe rimanervi per periodi più lunghi rispetto al resto del corpo a causa di una clearance virale ritardata, trovandovi un ‘rifugio’, secondo lo studio.

Madre e figlia ricercatrici hanno affermato che ciò potrebbe spiegare perché le donne si riprendono dal virus più rapidamente degli uomini. La quantità media di tempo per le pazienti di sesso femminile nel campione preso in esame a Mumbai per eliminare il virus era di quattro giorni, mentre gli uomini ci mettevano in media due giorni in più, secondo lo studio.

«Queste osservazioni dimostrano che i soggetti di sesso maschile tendono a ritardare l’eliminazione del virus», hanno scritto le autrici, aggiungendo che i testicoli potrebbero servire da ‘serbatoi’ per il virus. Lo studio potrebbe offrire una spiegazione al più alto tasso di mortalità osservato in un più grande numero di Paesi fra gli uomini contagiati dal coronavirus rispetto alle donne.

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