Covid-19, cosa sappiamo sulla nuova variante BQ.1.1?

Le varianti del COVID-19 sono così mutate e lontano dal ceppo originario che alcune non terapie non funzionano più.

Questo è il caso di BQ.1.1, la più recente sottovariante di Omicron, che minaccia di eludere gli anticorpi monoclonali.

BQ.1.1 e la sua variante sorella BQ.1 sono state rilevate negli Stati Uniti e in molti altri Paesi. Rappresentano circa l’11% dei nuovi casi di COVID-19 negli USA, anche se le proporzioni potrebbero essere sottostimate a causa del calo degli sforzi di monitoraggio del coronavirus e dei tamponi.

Al momento, negli USA, la variante dominante resta BA.5, responsabile di circa il 68% dei casi. La gravità della malattia del Covid-19, però, sembra diminuire perché sia i ricoveri giornalieri che i decessi hanno una tendenza verso il ribasso.

Quanto è pericolosa BQ.1.1?

BQ.1.1 e la sua variante sorella BQ.1 sono entrambi discendenti di BA.5, con alcune mutazioni simili a quelle di BA.5.

Dal moomento che queste nuove sottovarianti competono tra di loro, una di esse potrebbe diventare dominante e più resistente ai vaccini perché gli assembramenti invernali al chiuso potrebbero consentire alle varianti di diffondersi più velocemente. Ma ci vuole del tempo per capirlo.

I nuovi vaccini bivalenti proteggono da BQ.1.1?

Poiché BQ.1.1 è simile a BA.5 nella composizione, i nuovi vaccini bivalenti dovrebbero essere altrettanto efficaci contro questa nuova variante.

Secondo l’ultimo annuncio di Pfizer, gli studi clinici in corso mostrano che il vaccino di richiamo bivalente “ha dimostrato un aumento sostanziale della risposta anticorpale neutralizzante Omicron BA.4/BA.5” sette giorni dopo la somministrazione.

“Gli anticorpi generati dal vaccino riconosceranno le varianti che stanno circolando ora”. Ricordando sempre i vaccini aiutano a ridurre i ricoveri e i decessi e rappresentano il miglior strumento disponibile contro il COVID-19.

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