Cos’è la Sindrome dell’alluce rigido? Trattamento e prevenzione

  • La Sindrome dell’alluce rigido è determinata dall’alluce che perde la sua mobilità articolare.
  • Colpisce il 2% della popolazione tra i 30 e i 60 anni.
  • Si tratta di una sindrome che si può trattare e soprattutto prevenire utilizzando delle calzature adeguate nonostante le cause siano molteplici.

Una ridotta mobilità articolare è quella che può colpire l’alluce creando nel tempo una limitazione meccanica. Ad essere colpito è il 2% della popolazione.

Sindrome dell’alluce rigido

È quando sentiamo il dolore che iniziamo veramente a sentire che qualcosa nel nostro corpo non va. Nel caso dell’alluce rigido questo compare perché la mobilità dell’alluce è ridotta. Cosa comporta?

Senza entrare molto nei dettagli, l’alluce rigido può interferire anche con l’utilizzo di una scarpa con il tacco nelle donne, ad esempio.
Il corpo tenderà a spostare il peso verso il margine esterno del piede con la comparsa di tendinite dei peronei o borsite e arrossamento del quinto metatarso.

Si attiva un processo patologico a carico dell’articolazione metatarso-faringea che può condurre alla formazione di sporgenze ossee definiti ‘osteofiti’: sfregheranno con la calzatura, provocheranno arrossamento e dolore simile alla borsite da alluce valgo.

Nel tempo, sarà l’alluce a risentire della limitazione meccanica d’estensione sul metatarso creando una condizione dolorosa.

L’alluce rigido si manifesta nel 2% della popolazione tra la fascia di età che va dai 30 ai 60 anni.

Le cause della sindrome dell’alluce rigido

Non si può parlare di una causa ma di cause molteplici, tuttavia in molte persone non c’è una causa scatenante, compare e basta.

Le calzature strette non aiutano di certo, l’alluce potrebbe essere sottoposto ad un maggiore stress nel camminare.
In altre persone possono essere presenti delle malattie sistemiche metaboliche come la gotta oppure potrebbe essere dato da un’infezione nell’articolazione.

Le teorie sul perché un’articolazione diventa artritica sono tante ma nessuna di questa sembra essere stata accertata favorendo una prevenzione.

Le evidenze scientifiche però mostrano che, sebbene l’articolazione rimanga artritica e rigida, tende a non peggiorare molto nella maggior parte delle persone.

Tuttavia, in circa il 20-25% l’articolazione diventa progressivamente più rigida o dolorosa e può essere necessario un trattamento.

Trattamento

Quando il dolore è presente, bisogna agire sul sintomo e per ridurlo inizialmente vengono consigliati dei mezzi ortesici: suolette, plantari, calzature idonee, ecc.

Bisogna prendere in considerazione il trattamento chirurgico quando i mezzi ortesici non sono stati sufficienti; questo consiste in un’artroplastica ovvero la ricostruzione di un capo articolare, nello specifico quella metatarso-falangea.

Prevenzione

Abbiamo parlato molto di calzature adeguate, quindi è necessario non indossare delle scarpe strette, soprattutto in caso di dolore. Le scarpe devono ben adattarsi ai piedi donando quel senso di comodità.

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