Coronavirus, parla l’esperto: “Usare la mascherina quando si fa la spesa”

«È raccomandato l’uso delle mascherine chirurgiche per tutti noi che circoliamo, se tutti quelli che vanno a fare la spesa al supermercato le indossassero per esempio questo sarebbe un modo per minimizzare il rischio. Prima si diceva che bastava il distanziamento sociale, ma adesso su questo punto c’è un ripensamento anche da parte dell’Oms».

Così Paolo Bonanni, professore ordinario presso il dipartimento di scienze della salute dell’Università di Firenze. «Il problema vero – ha aggiunto l’esperto – è averne una quantità sufficiente per tutti».

Viste le difficoltà attuali di reperirle sul mercato, è anche possibile pensare di riutilizzarle, ma senza esagerare: «Come indicazione d’emergenza ma senza base scientifica – ha spiegato Bonanni, come riportato dall’Ansa -, se proprio non ce ne sono possiamo riutilizzarle, ma una volta sola, molte volte no. È buon senso, la mascherina si può contaminare, e quando si inumidisce diminuisce il potere filtrante».

La mascherina chirurgica «ha uno scopo di tipo sociale, io proteggo le altre persone dal mio materiale biologico, ma non ho garanzia di protezione assoluta dagli altri». Quindi, sarebbe opportuno che le usassero tutti, in modo da proteggersi l’un l’altro: «Se le porta per esempio solo il 50% delle persone, allora il discorso cade».

Vista la situazione di emergenza sono utili anche quelle ‘fai da te’, magari fatte con tessuto in cotone: «Non abbiamo prove scientifiche, ma sembra che qualcosa facciano».

Da evitare invece l’uso delle mascherine filtranti Ffp2 e Ffp3: «Devono essere lasciate ai sanitari a contatto con i contagiosi – ha affermato Bonanni -. Avendo le valvole filtrano in entrata ma non uscita, proteggono me che la indosso ma garantiscono che, se sono contagioso, non faccia uscire aria infetta».

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