Chi vive da solo ha un rischio maggiore di soffrire di disturbi mentali

La vita in solitudine è associata a disturbi mentali comuni, come la depressione e l’ansia, secondo uno studio pubblicato su PLOS ONE il 1° maggio. E questo, indipendentemente dall’età o dal genere.

Nel dettaglio, i ricercatori francesi dell’Università di Versailles Saint-Quentin-en-Yvelines hanno utilizzato i dati provenienti da 20.500 inglesi tra i 16 e i 64 anni, che hanno partecipato a indagini nazionali di morbilità psichiatrica nel 1993 e nel 2000.

Gli studiosi hanno osservato che la percentuale di persone che vivono da sole è aumentata negli ultimi anni a causa dell’invecchiamento della popolazione e del calo dei tassi di matrimonio e di fertilità. La prevalenza delle persone che vivono individualmente nel 1993, nel 2000 e nel 2007 è stata rispettivamente dell’8,8%, del 9,8% e del 10,7%.

Negli stessi anni, come riportato da Topsante.com, i tassi dei disturbi mentali erano del 14,1%, 16,3% e 16,4%. E ogni anno è stata riscontrata un’associazione tra la vita da soli e queste patologie. Questo stile di vita, infatti,ha aumentato il rischio da 1,39 a 2,43 volte, a seconda dei sottogruppi.

Questo è spiegato da un semplice fattore: la solitudine, responsabile dell’84% della depressione o dell’ansia, secondo gli autori dello studio.

Gli interventi che affrontano la solitudine potrebbero […] contribuire al benessere mentale delle persone che vivono da sole“, hanno aggiunto.

Seguici anche su News Republic. Scarica l’APP, è gratis:

Articoli correlati