Il cervello rivive la vita nel momento della morte? Cosa dice un nuovo studio

Uno studio pubblicato su Frontiers in Aging Neuroscience ha illuminato fenomeni unici relativi all’attività cerebrale al momento della morte. Gli scienziati, studiando le onde cerebrali di un 87enne con epilessia attraverso l’elettroencefalografia, hanno assistito inaspettatamente al suo decesso, cogliendo l’opportunità di registrare 15 minuti di attività cerebrale postuma. L’inaspettato evento ha rivelato un’intensa attività delle onde gamma, correlate a sogno e memoria, suggerendo la possibilità che gli ultimi momenti di vita possano essere accompagnati da un flusso di ricordi personali.

Rivelazioni dal Confine: Attività Cerebrale in Punto di Morte

Contrariamente alle aspettative di un calo di attività, lo studio ha dimostrato che certe aree del cervello si animano intensamente nei momenti finali, grazie soprattutto alle onde gamma. Questa scoperta contraddice l’idea comune di un cervello che si “spegne” e apre nuove prospettive sulla comprensione dei misteri che circondano il momento della morte. Il Dr. Ajmal Zemmar dell’Università di Louisville, autore dello studio, suggerisce che il cervello potrebbe tentare un ultimo “ripasso” di eventi significativi della vita, offrendo una nuova interpretazione delle esperienze in prossimità della morte.

Ultimo respiro prima della morte: come avviene?

Leggi anche: Cosa accade al nostro corpo 48 ore prima di morire

Un Fenomeno Universale? Paralleli Tra Specie

Sebbene lo studio si concentri su un singolo caso umano, esplorazioni precedenti sull’attività cerebrale di ratti morenti hanno mostrato risultati simili, indicando che la vivida attività cerebrale nel momento della morte potrebbe essere un fenomeno naturale condiviso tra diverse specie.

Speranza e Consolazione nell’Ultimo Addio

Le scoperte ottenute forniscono non solo approfondimenti scientifici ma offrono anche conforto a chi vive il dolore della perdita. Il Dr. Zemmar propone una visione consolatoria: anche nei momenti finali, con gli occhi chiusi, i nostri cari potrebbero essere immersi nei ricordi dei momenti più felici vissuti, offrendo una forma di pace e compimento alla fine di un viaggio terreno.

Leggi anche: Sindrome da morte improvvisa: cosa devi sapere sulla SDI

Articoli correlati