C’è una nuova variante di coronavirus? È un’evoluzione?

  • Una nuova variante di Coronavirus ha sorpreso il Brasile; è stata rilevata in un paziente della città di Sorocaba.
  • La variante potrebbe essere un’evoluzione della variante amazzonica mista a quella del Sud Africa.
  • Si tratta solamente di un caso isolato?

In Brasile sembra emergere una nuova variante, una mutazione tra quella di Manaus e quella del Sud Africa.

Una nuova mutazione del virus Covid-19

Ci stiamo forse un po’ abituando alle nuove varianti di Coronavirus, pur mantenendo l’allerta e il timore che i vaccini fino ad ora prodotti non siano sufficienti a proteggerci dalle mutazioni del virus che sembrano emergere velocemente.

Adesso è il Brasile il luogo in cui una nuova variante sorprende il paese, si tratta di una mutazione tra quella di Manaus e quella del Sud Africa, lo conferma il governo dello stato di San Paolo: è stato rilevato in un paziente della città di Sorocaba.

La variante potrebbe essere un’evoluzione della variante amazzonica mista a quella del Sud Africa, ribadisce e chiarisce il direttore dell’Istituto statale Butantan, Dimas Covas durante una conferenza stampa.

Volendo entrare nello specifico, sebbene questa variante sia simile al ceppo sudafricano, non è escluso che si tratti di una mutazione della variante amazzonica, emersa a novembre nella città di Manaus, la più grande della giungla sudamericana.

A Sorocaba è stata individuata una variante che è stata sottoposta a lavoro scientifico. Si tratta di una variante simile a quella del Sud Africa, nonostante la persona non avesse contatti con viaggiatori che sono stati in Sud Africa. Ecco perché c’è la possibilità che è una variante nostra. P1 che è in una mutazione verso la variante sudafricana“, ha detto Covas a fianco del governatore di San Paolo, Joao Doria.

Covas ha detto che i laboratori ora dovranno seguire il caso per determinare se questa possibile mutazione è presente in altri pazienti affetti da coronavirus o è un caso isolato.

Le ricorrenti agglomerazioni registrate da novembre a febbraio in Brasile hanno portato gli specialisti a mettere in guardia sull’emergere di nuove varianti a causa della mancanza di isolamento fisico e sociale.

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