Cattivo odore intimo: cos’è, sintomi, rimedi, quando preoccuparsi

Sono tantissime le donne che, ogni giorno, hanno a che fare con il cattivo odore intimo. Quali sono le cause? Quando preoccuparsi? Vediamo assieme le risposte nelle prossime righe.

cattivo odore intimo

Secrezioni vaginali maleodoranti: ecco cosa sapere

Come ricordano gli esperti del gruppo Humanitas, il cattivo odore intimo è molto spesso segno di patologie. Tra queste è possibile citare le infezioni vaginali. Esistono anche dei casi in cui non è opportuno preoccuparsi. In questo novero è possibile citare l’ovulazione. In questa fase del ciclo è infatti normale avere a che fare con secrezioni vaginali maleodoranti. A tal proposito, è essenziale ricordare che sono caratterizzate da un colore tendente al biancastro.

Sintomi associati

Proseguendo con le informazioni utili in merito al cattivo odore intimo, ricordiamo che questa manifestazione è associata anche ad altri sintomi. Tra questi è possibile citare il dolore e il prurito. Questi ultimi sintomi tendono a palesarsi soprattutto durante i rapporti sessuali o in fase di espulsione dell’urina.

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Cause

Le cause dell’insorgenza di cattivo odore intimo sono plurime. Ecco le principali:

  • Infezioni batteriche
  • Cancro al collo dell’utero
  • Vaginosi batterica
  • Vaginite
  • Herpes genitale
  • Malattia infiammatoria a carico del pavimento pelvico

Trattamento

Il trattamento del cattivo odore intimo è profondamente legato alla causa che ha scatenato il problema. Giusto per fare uno dei tanti esempi ricordiamo il caso della Gardnella Vaginalis, infezione che, molto spesso, si manifesta con secrezioni vaginali con un odore cattivo molto simile a quello del pesce.

In questo frangente, si può intervenire sia con rimedi farmacologici locali sia, nei casi più gravi, con farmaci da assumere per via orale. Sulla base delle indicazioni del ginecologo potrebbe essere necessario utilizzare detergenti finalizzati alla prevenzione delle recidive.

Sempre in accordo con il ginecologo di fiducia può rivelarsi utile anche l’eventuale variazione del metodo anticoncezionale di riferimento. Quando si parla di cattivo odore intimo è infatti importante specificare che, molto spesso, l’utilizzo della spirale può favorire la proliferazione di batteri.

Quando rivolgersi al medico

Se il cattivo odore intimo permane per diversi giorni è il caso di rivolgersi tempestivamente al proprio ginecologo di fiducia, evitando se possibile rimedi fai da te. Lo specialista procederà innanzitutto all’esecuzione del tampone vaginale, fondamentale per individuare un’eventuale infezione in corso e, successivamente, prescriverà eventualmente indagine più approfondite relative al controllo dei valori ematici (in particolare quelli dei neutrofili sono importanti, in quanto spia di infezioni batteriche in corso) e dell’eventuale presenza di formazioni tumorali a livello uterino.

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