Carenza di vitamina B12, non sottovalutare questi sintomi

La vitamina B12, altrimenti nota come cobalamina, è un nutriente molto prezioso per il nostro organismo. Aiuta infatti a trasformare in energia il cibo che consumiamo ogni giorno. Alla sua assunzione si devono, per esempio, la formazione del DNA e dei globuli rossi.

I suoi benefici non finiscono certo qui. Questo nutriente, infatti, è fondamentale anche per mantenere le funzioni neurologiche. Quali sono i sintomi che devono far pensare a un quadro di carenza? Scopriamoli assieme nelle prossime righe di questo articolo.

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Carenza di vitamina B12: i principali segnali

Tra i segnali che devono portare a pensare a una carenza di vitamina B12 rientra la tendenza a sentire freddo più spesso rispetto alla media. Come mai? Perché, essendoci meno globuli rossi nell’organismo, circola una quantità inferiore di ossigeno nei tessuti.

Questo può tradursi nell’insorgenza di brividi di freddo, che riguardano soprattutto le mani e i piedi. La loro presenza non dipende dalla temperatura esterna. Possono insorgere, infatti, anche quando il tempo è mite.

Anche l’emicrania cronica e molto intensa è un segnale da non sottovalutare assolutamente. A lanciare l’allarme in merito ci ha pensato uno studio scientifico condotto dagli esperti dell’Università di Istanbul. Il lavoro in questione ha preso in considerazione i dati di 127 pazienti, scoprendo una correlazione fra i quadri di emicrania e la carenza di vitamina B12.

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Un altro segnale da non trascurare quando si parla della carenza dell’appena menzionato nutriente è la debolezza fisica. Nel momento in cui la quantità di vitamina B12 in circolo è ridotta, può capitare che i muscoli non abbiano sufficiente energia.

Si potrebbe andare avanti ancora molto a parlare dei sintomi della carenza di vitamina B12. Un altro di grande rilevanza è la frequente insorgenza di stomatiti. Quando ci si trova davanti a queste situazioni, è fondamentale evitare il ricorso a rimedi casalinghi come l’aceto e gli agrumi.

Molto meglio è iniziare una dieta mirata caratterizzata dalla presenza di alimenti che contengono la cobalamina. Qualche esempio? Il fegato, le ostriche, il coniglio e il prosciutto.

Altre manifestazioni

Nell’elenco delle altre manifestazioni che devono portare a pensare a una carenza di vitamina B12, troviamo il fatto di perdere o acquisire peso in maniera inspiegabile (cioè non a fronte di cambiamenti drastici nella dieta).

Se si soffre di disturbi gastrointestinali, ma anche se si segue una dieta vegana o vegetariana, si è automaticamente a rischio di carenza di vitamina B12. Negli ultimi due casi, è infatti consigliata l’integrazione.

Pure l’età può interferire con l’efficienza nell’assorbimento da parte del nostro organismo. Essenziale è altresì fare attenzione agli effetti di farmaci come il cloramfenicolo, antibiotico utilizzato frequentemente per trattare le infezioni, e gli inibitori di pompa protonica, tra i medicinali più prescritti quando si parla di lotta al reflusso gastroesofageo.

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