Carbone vegetale: cos’è, come si prepara e quando si usa

  • Il carbone vegetale viene usato nei casi di intossicazione e avvelenamento.
  • Il carbone vegetale si ottiene dalla carbonatazione di sostanze organiche.
  • Il carbone vegetale non va usato se si usano determinati farmaci.

Il carbone vegetale si ottiene dalla carbonatazione (processo chimico, naturale o artificiale, per cui una sostanza, in presenza di anidride carbonica, dà luogo alla formazione di carbonati) di sostanze organiche, quali legno, corteccia di pino, paglia, gusci di noci…

Un primo passaggio consiste nel calcinare il materiale vegetale ad altissima temperatura (da 600 °C a 900 °C), che conferisce al carbonio un’elevata porosità. Quest’ultimo viene poi reso attivo da un nuovo riscaldamento, iniettando aria e vapore acqueo sotto pressione. Questo gli conferisce una capacità di adsorbimento (fenomeno chimico-fisico che consiste nell’accumulo di una o più sostanze fluide sulla superficie di un condensato) molto forte per gas, tossine, batteri, additivi alimentari, residui di pesticidi…

Un grammo di carbone attivo in polvere può quindi assorbire circa 97 volte il suo volume in anidride carbonica. Tuttavia, non tutti i materiali organici hanno lo stesso potenziale di adsorbimento. La capacità adsorbente del carbone di cocco è quindi 25 volte maggiore di quella del carbone attivo della cenere, il substrato vegetale più comunemente utilizzato dai produttori di integratori alimentari.

Proprietà del carbone vegetale

Il carbone vegetale viene utilizzato nei casi di intossicazione e avvelenamento (sovradosaggio, sovradosaggio di droghe, cibo, ingestione di prodotti domestici …), perché riduce l’assorbimento di agenti tossici da parte dell’organismo. Le altre indicazioni del carbone vegetale sono:

  • diarrea
  • gonfiore e gas
  • eruttazione
  • fermentazione intestinale
  • reflusso gastrico
  • gastroenterite
  • crampi allo stomaco e bruciore di stomaco causati dal mangiare troppo
  • alito cattivo

Il carbone è consigliato anche nell’insufficienza renale acuta e nell’ipercolesterolemia.

Il carbone attivo si presenta sotto forma di polvere nera, compresse masticabili o capsule. Non ha grosse controindicazioni ma può ridurre l’efficacia di alcuni medicinali e dovrebbe quindi essere tolto. Inoltre, conferisce un colore nero alle feci. La cura non deve superare i 15 giorni e 30 grammi al giorno.

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