Batterio mangia-carne al mare: una mamma lotta tra la vita e la morte dopo un bagno

Una madre rischia la vita per un'infezione da batterio mangia-carne presa al mare.

Un piccolo taglio alla gamba si è trasformato in un incubo: Genevieve Gallagher, madre di due figli, ha quasi perso la vita a causa di un’infezione gravissima contratta mentre nuotava.

Come può un semplice graffio diventare letale? La storia di Genevieve Gallagher, 49 anni, ci mostra quanto sia importante non sottovalutare anche le più piccole ferite, soprattutto quando si entra in contatto con l’acqua del mare, come raccontato dal The Sun.

A fine luglio 2025, mentre si trovava in vacanza con la figlia a Pensacola Beach, in Florida, Genevieve ha contratto un batterio pericolosissimo nuotando nel Santa Rosa Sound, una laguna situata proprio al largo della spiaggia. Tre giorni dopo, la sua gamba ha iniziato a gonfiarsi, bruciare e formare vesciche. La situazione è rapidamente precipitata.

“Sembrava che qualcuno avesse versato benzina sulla mia gamba e le avesse dato fuoco. Questo è ciò che sentivo,” ha raccontato dal letto d’ospedale al Pensacola News Journal.

I medici hanno scoperto che si trattava di Vibrio vulnificus, un batterio noto per la sua aggressività e per la capacità di distruggere i tessuti in poche ore. Genevieve è stata sottoposta d’urgenza a più interventi chirurgici per tentare di salvare la gamba – e la vita.

Cosa sono i batteri mangia-carne e perché fanno così paura

Il termine “batteri mangia-carne” è inquietante, ma purtroppo realistico. Indica alcuni tipi di batteri – tra cui appunto Vibrio vulnificus – capaci di causare una patologia gravissima chiamata fascite necrotizzante.

Questi batteri:

  • Entrano nel corpo attraverso tagli, graffi o ferite aperte
  • Possono essere presenti in acque calde e salmastre
  • Proliferano rapidamente, distruggendo muscoli, tessuti e pelle

Nel caso di Genevieve, il batterio ha infettato una ferita minuscola sulla gamba sinistra. Da lì, ha iniziato a diffondersi in profondità, fino a minacciare tutto l’arto.

Un’infezione fulminante: cosa è successo a Genevieve

Una volta in ospedale, i medici hanno confermato la presenza del Vibrio vulnificus. Non c’era tempo da perdere. L’unica possibilità di salvezza in questi casi è asportare immediatamente i tessuti infetti.

“Pensavo fosse una semplice infezione. Non immaginavo fosse un batterio mangia-carne,” ha detto Genevieve.

I chirurghi hanno dovuto asportare la maggior parte del tessuto sotto il ginocchio sinistro, compresa gran parte del muscolo. Il rischio? Che l’infezione si diffondesse al resto del corpo, provocando shock settico e insufficienza d’organo. E così è stato: Genevieve è andata in shock settico e ha dovuto essere intubata d’urgenza.

“Mi hanno detto che potevo perdere la gamba… ma anche la vita.”

Settimane in ospedale e un lungo recupero

I medici sono riusciti a salvare Genevieve, ma il percorso è stato lungo e doloroso. Ha subito più interventi, tra cui un innesto muscolare fallito, e resterà ricoverata ancora per due o tre settimane, mentre continua la fase di guarigione.

“Guardando la mia gamba, non sembra nemmeno più la mia. È deformata. Il dolore è indescrivibile.”

Il rischio è reale anche per chi va al mare in Italia?

Anche se la vicenda è accaduta negli Stati Uniti, non significa che il rischio sia lontano da noi. I batteri come il Vibrio vulnificus proliferano nelle acque calde e salmastre – una condizione sempre più frequente anche nel Mar Mediterraneo, specie con il riscaldamento globale.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i cambiamenti climatici stanno favorendo la diffusione di patogeni tropicali anche in aree prima considerate sicure. Non è quindi impossibile che situazioni simili si verifichino anche lungo le nostre coste.

Come proteggersi quando si va al mare

Il Dipartimento della Salute della Florida ha lanciato un appello: evitare di entrare in acqua se si hanno ferite aperte, tagli o abrasioni recenti.

Ecco alcune buone regole da seguire anche per i bagnanti italiani:

  • Non fare il bagno con ferite, anche se piccole
  • Coprire i graffi con cerotti impermeabili
  • Evitare di camminare scalzi su scogli o sabbia se si hanno tagli
  • Lavare subito con acqua dolce eventuali lesioni
  • Prestare attenzione ai sintomi sospetti (gonfiore, bruciore, febbre)

Sintomi di infezione da Vibrio vulnificus: come riconoscerli

Infezioni da Vibrio vulnificus possono manifestarsi con:

  • Dolore acuto e improvviso in corrispondenza di una ferita
  • Rossore, gonfiore e formazione di vesciche
  • Febbre alta
  • Brividi e malessere generale
  • Diarrea, vomito, crampi addominali (se contratto attraverso il cibo)

Se si sospetta un’infezione, è essenziale recarsi subito al pronto soccorso. Il tempo è un fattore determinante per la sopravvivenza.

Un’estate da record per il batterio in Florida

Secondo i dati ufficiali, nel solo mese di luglio 2025 ci sono stati 13 casi confermati di infezione da Vibrio vulnificus in Florida. 25 in totale da inizio anno.

Le autorità sanitarie hanno esteso l’allerta a due nuove contee: Escambia e Volusia. Questo dimostra quanto sia importante monitorare l’andamento delle infezioni, soprattutto nei mesi estivi.

Anche il pesce crudo può essere un veicolo

Non tutti sanno che il Vibrio vulnificus può anche essere contratto mangiando frutti di mare crudi o poco cotti, in particolare ostriche e cozze.

Se hai un sistema immunitario compromesso o soffri di patologie epatiche, è bene evitare questi alimenti crudi. Le autorità raccomandano una cottura completa per uccidere eventuali batteri.

Attenzione, ma senza allarmismi

La storia di Genevieve Gallagher ci ricorda quanto possa essere pericoloso sottovalutare un piccolo graffio. Ma non serve farsi prendere dal panico: basta adottare alcune precauzioni semplici e consapevoli per godersi il mare in sicurezza.

Consiglio utile: cerotto impermeabile per il mare

Per proteggere le ferite durante il bagno, puoi usare un cerotto impermeabile medicale, pensato proprio per attività acquatiche. Questo cerotto resistente all’acqua su Amazon è pratico, sicuro e perfetto da portare in vacanza.

FAQ

Cos’è il Vibrio vulnificus?
È un batterio presente nelle acque calde e salmastre che può causare infezioni gravissime, note come fasciti necrotizzanti.

Come si contrae?
Attraverso ferite aperte a contatto con l’acqua infetta o ingerendo frutti di mare crudi contaminati.

Quali sono i sintomi?
Dolore intenso, gonfiore, febbre, vesciche, nausea e shock settico nei casi più gravi.

Come prevenirlo?
Evitare il bagno con ferite aperte, coprire tagli e lavarsi subito dopo l’esposizione all’acqua di mare.

È presente anche in Italia?
Non è comune, ma con il riscaldamento globale, il rischio sta aumentando anche nel Mediterraneo.

Iscriviti ai nostri canali

📲 Vuoi ricevere notizie come questa sul tuo smartphone? Iscriviti al canale Telegram di SaluteLab oppure unisciti al gruppo WhatsApp

Articoli correlati