Bambina muore durante il parto, i familiari: “I medici dovevano fare il cesareo”

La Procura di Catania, su denuncia dei familiari, ha aperto un’inchiesta sulla morte di una bimba durante il parto nell’ospedale di Acireale.

Il reato ipotizzato nell’esposto, depositato dall’avvocato Giovanni Avila, è di omicidio colposo. La Procura ha disposto il sequestro della cartella clinica e del corpo.

La donna, 22 anni, primipara, moglie di un trentenne, è giunta al parto, sottolineano i familiari, in buone condizioni di salute così come il feto, come emergerebbe da tracciati e rilievi medici.

La piccola pesava 3,8 chilogrammi e, secondo la denuncia, sarebbe morta la notte scorsa intorno alle 2 durante il parto naturale, quando, è ipotizzato dai ricorrenti, era necessario intervenire con un cesareo.

La piccola, come riportato dall’Ansa, è stata intubata e rianimata ma è deceduta per arresto cardiaco e per anossia, mancanza di ossigeno.

Volevamo tenere la notizia nel silenzio – ha affermato l’avvocato Avila – ma, visto che già l’Asp ha diffuso una nota, vogliamo fornire la nostra versione. Secondo la ricostruzione della famiglia c’è stata imperizia e un intervento ritardato. Non vorremmo che adesso, visto i costi, i medici scelgano di non effettuare più parti cesarei se non come scelta estrema. Noi confidiamo nell’azione della magistratura che siamo certi stabilirà le cause di morte della piccola“.

Sulla vicenda l’Asp di Catania ha avviato accertamenti inviando all’ospedale di Acireale due dirigenti medici per “le verifiche interne su quanto accaduto” e “assicurando massima trasparenza e tempestività nell’ accertamento dei fatti“.

Dalle prime verifiche – osservano dall’Asp di Catania – non emergerebbero responsabilità degli operatori. Sono comunque in corso ulteriori approfondimenti“.

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