Attenzione al perfezionismo! Ci rende malati… ecco perché

Coniuge perfetto, genitore perfetto, collega perfetto… La perfezione non ha mai fatto del male a nessuno, al contrario ci incoraggia a dare il meglio di noi stessi. Ma ne siamo davvero così sicuri?

Molti esperti come la dott.ssa Danielle Molnar, psicologa della Brock University del Canada, hanno infranto le certezze sulle qualità della persona perfetta, rivelando il lato meno roseo: la pressione che ci viene imposta dalla perfezione causerebbe non solo stress psicologico ma anche disturbi fisici. La lista: sindrome dell’intestino irritabile, insonnia, malattie cardiache e persino… morte prematura!

Per la dr.ssa Molnar, come rimarcato su Topsante.com, il perfezionismo dovrebbe essere considerato un fattore di rischio allo stesso modo dell’obesità o del tabacco. “Consideriamo il perfezionismo come segno del successo professionale, ma è invece un potente fattore di malattie (…) che dovrebbe essere considerato più dai medici“, ha affermato la dottoressa.

Una reazione a catena allo stress

In un momento in cui i social media aggravano queste tendenze perfezioniste con il desiderio di mostrare la migliore immagine di sé, voci come quella della dr.ssa Molnar mettono in guardia contro questa ricerca illusoria e controproducente.

Gordon Flett, professore di psicologia all’Università di York in Canada, ha studiato l’impatto del perfezionismo sulla salute per 20 anni. È normale volere essere perfetti in un determinato campo, ad esempio nel lavoro. Ma quando questa necessità si trasforma in un’ossessione, si traduce in uno stress vizioso che avvelena l’ambiente e la salute.

Di fronte allo stress permanente, il corpo costruisce un “meccanismo di difesa” in modo da interrompere il sonno, il sistema cardiovascolare (ipertensione, infarto) e la digestione (intestino irritabile).

Prove: dei 100 pazienti con infarto studiati dal dott. Flett l’anno scorso, i perfezionisti hanno impiegato più tempo per riprendersi e hanno avuto maggiori probabilità di avere nuovi problemi cardiaci.

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