Appendicite: quali sono i sintomi iniziali?

L‘appendicite è una problematica molto comune. Ecco perché, quando la si chiama in causa, tantissime persone si chiedono quali siano i sintomi iniziali, in modo da individuarli in tempo e da intervenire prima che il quadro clinico si aggravi e sfoci in peritonite.

Se ti stai facendo domande in merito, questo è l’articolo giusto per te. Dal momento che questo non è un portale medico ti invitiamo, nel caso in cui dovessi avere dei dubbi in merito alla tua condizione fisica, a contattare tempestivamente uno specialista.

appendicite

Cos’è l’appendicite?

L’appendicite è un’infiammazione dell’appendice, una sporgenza dell’intestino crasso la cui forma ricorda quella del dito di un guanto. Come ricordato più volte dagli esperti, il problema può avere carattere acuto o cronico. Tale condizione riguarda pazienti di ambo i sessi e può manifestarsi in qualsiasi momento della vita. Nella maggior parte dei casi, però, la sua insorgenza riguarda soggetti di età infantile o adolescente. Chiarita questa doverosa premessa, possiamo entrare nel vivo della sintomatologia.

Come si manifesta l’appendicite?

Il primo sintomo che deve mettere in allarme quando si parla di appendicite è indubbiamente il dolore. Fondamentale è porre attenzione ai suoi cambiamenti. Inizialmente, infatti, tende a palesarsi nella zona dello stomaco. Man mano che passa il tempo, la situazione cambia. Dopo 12/24 ore, infatti, il dolore si sposta in corrispondenza del fianco destro, ossia la sede dell’appendice.

Proseguendo con l’elenco dei sintomi a cui fare attenzione e che devono far pensare a un eventuale quadro di appendicite, ricordiamo l’insorgenza di manifestazioni come il vomito, la diarrea, la stitichezza.

Un quadro clinico con appendicite può essere caratterizzato anche, quando si parla di sintomi iniziali, dalla febbre. In generale, quest’ultima non supera i 38°C.

Tornando un attimo con il focus sul dolore, rammentiamo che, in alcuni casi, può essere localizzato in zone diverse rispetto a quelle ricordate nelle righe precedenti. Quali di preciso? La zona lombare.

Un trucco per capire se molto probabilmente si ha l’appendicite è la stimolazione del cosiddetto punto di McBurney. Dove si trova? A metà della linea che unisce l’ombelico alla parte bassa del fianco destro. Se, a seguito di una stimolazione attraverso pressione, si dovesse avvertire dolore, è bene approfondire la situazione in quanto potrebbe esserci un quadro clinico all’insegna dell’appendicite.

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Cosa fare quando si manifestano i sintomi?

Come comportarsi nel momento in cui ci si rende conto di essere davanti a un quadro sintomatologico di appendicite? Prima di tutto, è bene contattare tempestivamente il proprio medico. In alcuni casi di appendicite acuta, il professionista può consigliare al paziente o al suo caregiver del momento un trattamento conservativo finalizzato a far regredire l’infezione prima di procedere a livello chirurgico.

Nel corso degli anni, diversi studi hanno dimostrato che, mantenendo il paziente con sintomi di appendicite a digiuno e procedendo alla somministrazione di antibiotici per endovena, è possibile apprezzare un leggero miglioramento dello stato infiammatorio.

Si tratta, però, di una strada da prendere in considerazione solo in caso di quadri lievi e non quando si ha a che fare con peritoniti diffuse.

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