Analisi del sangue rileva i tumori prima dei sintomi

Uno studio ha scoperto che un semplice esame del sangue potrebbe individuare più tipi di cancro nei pazienti prima che sviluppino sintomi evidenti. Lo riporta IrishTimes.com.

Nel dettaglio, la ricerca ‘Pathfinder’ in oggetto ha analizzato il sangue a oltre 6.600 adulti di età pari o superiore a 50 anni e ha rilevato dozzine di nuovi casi di malattia: molti tumori erano in una fase iniziale e quasi tre quarti erano forme non sottoposte agli screening di routine.

Si tratta del test Galleri che esamina il DNA nel sangue di un individuo per determinare se siano presenti tracce di cellule tumorali. Tale test è stato descritto come un potenziale “punto di svolta” dal Sistema Sanitario inglese che nel 2023 dovrebbe rendere noto i dati di una ricerca che coinvolgerà 165mila persone.

I medici sperano che questo test salverà vite, rilevando il cancro presto e intervenendo così più efficacemente con la chirurgia e i trattamenti attuali. La tecnologia, però, è ancora in fase di sviluppo.

Deb Schrag, ricercatrice senior dello studio presso il Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, durante un convegno della Società europea di oncologia medica che si è svolto a Parigi, ha affrmato: “Penso che la cosa significativa di questo nuovo paradigma e concetto sia che molti di questi erano tumori per i quali non c’è stato uno screening standard”.

Nello studio Pathfinder, a 6.621 adulti di età pari o superiore a 50 anni è stato proposto il test Galleri. Per 6.529 volontari, il test è risultato negativo ma ha segnalato un potenziale cancro in 92.

Ulteriori test hanno confermato tumori solidi o cancro del sangue in 35 persone, cioè l’1,4% del gruppo di studio. Il test. inoltre, ha individuato due tumori in una donna, al seno e all’endometrio.

Oltre a individuare la presenza della malattia, il test predice dove si trova il cancro, consentendo ai medici di accelerare il lavoro di follow-up necessario per individuare e confermare un tumore: “Il segnale di origine è molto utile nel dirigere il tipo di lavoro – ha affermato la dott.ssa Schrag – Quando l’analisi del sangue era positiva, in genere ci volevano meno di tre mesi per completare gli esami”.

Il test ha identificato 19 tumori solidi in tessuti come mammella, fegato, polmone e colon ma ha anche individuato tumori ovarici e del pancreas, che vengono tipicamente rilevati in una fase avanzata e hanno scarsi tassi di sopravvivenza.

I restanti casi erano tumori del sangue. Dei 36 tumori rilevati in totale, 14 erano in fase iniziale e 26 erano forme della malattia non sottoposte a screening di routine.

Ulteriori analisi hanno rilevato che l’analisi del sangue era negativa per il 99,1% di coloro che erano sani di cancro e qesto significa che soltanto una piccola percentuale di persone sane ha ricevuto erroneamente un risultato positivo. Inine, il 38% di coloro che hanno avuto un test positivo si è rivelato avere il cancro.

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