Scoperto farmaco che blocca il Covid-19: “Salverà molte vite”

  • Un farmaco giapponese ha delle caratteristiche antivirali che possono bloccare il Covid-19.
  • Uno studio clinico italiano è stato approvato dall’AIFA, dal Comitato Tecnico Scientifico e dal Comitato Etico Nazionale. Servirà a validare tale ipotesi clinica.
  • “Il farmaco potrà salvare molte vite”, afferma la Prof.ssa Seccia.

La ricerca scientifica in Italia non si arresta, il Covid-19 sì tramite un farmaco in fase di studio. Lo studio clinico è stato approvato dal Comitato Tecnico Scientifico (Cts) dell’Istituto Superiore di Sanità, dal Comitato Etico Nazionale dell’Ospedale Spallanzani di Roma e dall’Aifa e sarà condotto in collaborazione con le Unità Covid-19 dell’Azienda Ospedaliera – Universitaria di Padova, controllato e disegnato e coordinato dal Prof. Gian Paolo Rossi, Direttore della Unità Operativa di Medicina d’Urgenza e della Scuola di Specializzazione in Medicina d’Emergenza e Urgenza e dalla prof.ssa Teresa Seccia.

Lo studio clinico in Italia

Non stiamo parlando di un nuovo farmaco ma di un medicinale utilizzato da moltissimi anni in Giappone, per l’esattezza di un generico anticoagulante, il nafamostat mesilato.

Cos’è? Ne parla a “ilGiornaleRoberto Bernardini, Professore ordinario di farmacologia all’Università di Catania e membro del Consiglio Superiore di Sanità.

Ci troviamo di fronte ad un altro caso di farmaco che potenzialmente potrebbe essere utile: di fatto, si tratta di una piccola molecola conosciuta per la sua attività di tipo anticoagulante ed antitrombotica. Partendo da questo presupposto, i soliti studi di modellazione molecolare che sono stati eseguiti intensamente nei mesi scorsi durante il pieno della pandemia, hanno dimostrato che questa azione anticoagulante avviene tramite l’inibizione di alcuni enzimi della famiglia delle serina chinasi (famiglia di enzimi, ndr) ed uno di questi in particolare, TMPRSS2, non solo ha un effetto pro-trombotico ma ha anche un effetto a favore della replicazione del virus, presenta queste due caratteristiche insieme“.

Per riassumere, è un farmaco che blocca un enzima che permette le trombosi e la replicazione del virus dovuta alla ormai nota proteina Spike.

Il profilo di sicurezza del nafamostat mesilato non avrà bisogno di essere validato perché il farmaco è già in commercio ed utilizzato. Questo è un vantaggio per accorciare i tempi di validazione ed uso del farmaco nei pazienti con Covid-19 allo stato intermedio.

Allora, perché è stata necessaria l’autorizzazione dall’AIFA per avviare studi clinici? Di fatto, l’aspetto antivirale del farmaco giapponese non era conosciuto e deve essere osservato e comprovato.

Se le attese saranno confermate il farmaco potrà tenere molti pazienti Covid-19 fuori dalle terapie intensive e salvare molte vite – afferma la prof.ssa Seccia ad Insalutenews – e potrebbe risultare efficace anche contro le diverse varianti del Covid-19, ma questo lo definiremo meglio nel corso del nostro studio”.

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