Tonsille gonfie: quando preoccuparsi e quando no
Le tonsille sono alleate del nostro sistema immunitario, ma possono anche diventare un punto debole
Le tonsille, spesso trascurate, sono in realtà dei piccoli ma fondamentali organi del nostro sistema immunitario. Situate nella zona di passaggio tra naso, bocca e gola, agiscono come vere e proprie sentinelle contro virus e batteri. Tuttavia, in certe condizioni, possono diventare esse stesse sede di infezioni o infiammazioni, con sintomi fastidiosi e, talvolta, rischi da non sottovalutare.

Ma quando le tonsille si gonfiano, è sempre un segnale di allarme? Quali sono le cause più comuni? E quando è necessario rivolgersi a un medico?
Indice dell'articolo
- 1 Cosa sono le tonsille e a cosa servono
- 2 Tonsille gonfie: le cause più comuni
- 3 Quando le tonsille gonfie possono essere un campanello d’allarme
- 4 Le complicazioni da non sottovalutare
- 5 Quando è il caso di consultare un medico
- 6 Curiosità: sapevi che…?
- 7 Domande frequenti (FAQ)
- 8 Quando usare antibiotici per la tonsillite
Cosa sono le tonsille e a cosa servono
Le tonsille sono due organi di forma simile a piccole campane, visibili ai lati della gola, nella parte posteriore del cavo orale. Fanno parte del sistema linfatico e svolgono un ruolo chiave nella difesa dell’organismo contro le infezioni.
Quando un agente patogeno entra nel corpo attraverso la bocca o il naso, le tonsille si attivano: si ingrossano e producono anticorpi per contrastare virus e batteri, impedendo che l’infezione si diffonda nel resto dell’organismo.
La loro funzione è più attiva nei bambini e negli adolescenti, fino alla pubertà, momento in cui raggiungono la dimensione massima.
Tonsille gonfie: le cause più comuni
L’ingrossamento delle tonsille è un sintomo piuttosto frequente, soprattutto nei mesi freddi. Tra le cause principali troviamo:
- Infezioni virali: la tonsillite è spesso provocata da virus comuni come rhinovirus o adenovirus. I sintomi includono:
- Gola arrossata e dolente
- Tonsille ingrossate, arrossate, talvolta con placche bianche o gialle
- Difficoltà a deglutire
- Febbre moderata o alta
- Alito cattivo
- Linfonodi ingrossati nel collo
- Infezioni batteriche: più rare, ma possono essere causate da streptococchi. In questi casi, il trattamento prevede generalmente l’uso di antibiotici, prescritti dal medico.
- Forme croniche: quando le infezioni si ripetono nel tempo, si parla di tonsillite cronica, che può richiedere una valutazione specialistica e, in alcuni casi, l’asportazione chirurgica delle amigdale.
Quando le tonsille gonfie possono essere un campanello d’allarme
In casi rari, un ingrossamento persistente delle amigdale può essere spia di patologie più serie, come ad esempio un tumore delle tonsille. I segnali da non ignorare includono:
- Dolore continuo e localizzato
- Difficoltà a deglutire che non migliora
- Fastidio irradiato all’orecchio
- Gonfiore asimmetrico o persistente
- Presenza di sangue nella saliva
Il fumo, l’alcol e l’infezione da HPV (Papillomavirus umano) sono tra i principali fattori di rischio per questo tipo di tumori. In presenza di sintomi sospetti, è fondamentale rivolgersi al medico per accertamenti specifici.
Le complicazioni da non sottovalutare
Un’infiammazione non curata delle tonsille può dare origine a complicanze serie. Una delle più note è l’ascesso periamigdaliano, una raccolta di pus che si forma nei tessuti circostanti. Si manifesta con:
- Dolore acuto e unilaterale
- Gonfiore importante
- Febbre alta
- Difficoltà ad aprire la bocca (trisma)
In questi casi è necessaria una valutazione immediata da parte di un professionista sanitario, perché potrebbe essere necessario drenare l’ascesso chirurgicamente.
Quando è il caso di consultare un medico
Non tutte le infezioni alle tonsille richiedono una visita urgente, ma ci sono segnali da tenere sotto controllo:
- Febbre oltre i 38°C per più di 48 ore
- Difficoltà persistente a deglutire o parlare
- Linfonodi del collo ingrossati e dolorosi
- Stanchezza intensa e malessere generale
- Presenza di placche bianche persistenti in gola
Se questi sintomi non migliorano spontaneamente in pochi giorni, o peggiorano, è consigliabile non aspettare e prenotare una visita medica.

Curiosità: sapevi che…?
- Le tonsille fanno parte di un sistema più ampio chiamato anello di Waldeyer, che include anche adenoidi e altre strutture linfatiche presenti nella gola.
- Fino a qualche decennio fa, le tonsillectomie (l’asportazione delle amigdale) erano molto più frequenti. Oggi si tende a rimuoverle solo in casi gravi o cronici.
- Nei bambini piccoli, le tonsille ingrossate possono provocare russamento notturno o apnee del sonno.
Domande frequenti (FAQ)
Cos’è la tonsillite?
È un’infiammazione delle tonsille, spesso causata da virus, che provoca mal di gola, febbre e difficoltà a deglutire.
Le tonsille gonfie sono sempre un segno di infezione?
Non sempre. Possono ingrossarsi per una semplice esposizione a virus o per irritazioni temporanee. Solo un medico può stabilirne la causa.
Quando bisogna preoccuparsi per le tonsille ?
Se l’ingrossamento dura oltre una settimana, è accompagnato da febbre alta o dolore persistente, o se compare un gonfiore asimmetrico.
La tonsillite si cura sempre con antibiotici?
No. Se l’origine è virale, si risolve spontaneamente. Gli antibiotici sono indicati solo nei casi di origine batterica confermata.
Le tonsille possono essere rimosse?
Sì, nei casi cronici o complicati si può valutare l’asportazione chirurgica, detta tonsillectomia.
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Per alleviare i sintomi della tonsillite, è utile un collutorio antisettico senza alcol, come il Listerine Total Care Sensitive. Aiuta a ridurre la carica batterica e dona sollievo al mal di gola.
Quando usare antibiotici per la tonsillite
Gli antibiotici vanno usati solo in caso di tonsillite batterica, diagnosticata da un medico, perché nella maggior parte dei casi la tonsillite è virale e non richiede antibiotici. Se la causa è lo streptococco beta-emolitico di gruppo A, la terapia antibiotica è necessaria per eliminare il batterio e prevenire complicanze come la febbre reumatica. Il trattamento antibiotico dura generalmente 10 giorni e deve essere completato anche se i sintomi migliorano prima per evitare ricadute e resistenza. Per la tonsillite virale, si usano soltanto farmaci per alleviare i sintomi come paracetamolo o ibuprofene.
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