19enne morta di meningite, sette medici indagati per omicidio colposo

Sette medici bresciani sono indagati nell’ambito dell’indagine aperta per omicidio colposo per la morte di Veronica Cadei, la studentessa di 19 anni deceduta agli Spedali civili di Brescia per una meningite fulminante.

La Procura ha iscritto quattro uomini e tre donne che hanno ricoverato e seguito la giovane studentessa entrata al Pronto soccorso alle 16 di lunedì dopo un malore accusato in università. La giovane è poi deceduta alle 7 di martedì. Domani mattina sarà, invece, eseguita l’autopsia sul corpo della studentessa di Villongo.

Con un appello pubblicato sui social ed esposto al bancone, i titolari del Bar Paninoteca Mirò di Sarnico, locale in cui lavorava saltuariamente Veronica Cadei, hanno avvisato la clientela che «chiunque sia stato a contatto con Veronica da lunedì 25 novembre a domenica 1 dicembre si rivolga all’Ussl di Trescore Balneario o chiami il numero 035 385455 per la profilassi di routine».

Tutti gli iscritti al primo anno della facoltàà di Scienze matematiche, fisiche e chimiche della sede bresciana dell’Università Cattolica, colleghi della 19enne, sono stati sottoposti alla profilassi insieme ai familiari della giovane.

La mamma della giovane, come riportato dall’Ansa, ha raccontato: «Ci avevano detto che era una gastroenterite acuta e ora chiedo di sapere come si è arrivati alla morte di mia figlia. Si poteva evitare o doveva finire così?». La donna aveva parlato l’ultima volta con la figlia lunedì sera in ospedale: «Poi al mattino alle tre ci hanno chiamati per dire che il quadro era peggiorato e alle sette del mattino Veronica aveva smesso di vivere».

Infine, il direttore generale del Civile di Brescia Gianmarco Trivelli ha dichiarato: «Abbiamo fatto quello che c’era da fare. È un dramma perdere una figlia di 19 anni. Siamo a disposizione della magistratura».

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