Zanzare e virus in aumento: rischio per anziani e bambini

Dolori articolari che durano mesi e rischi per anziani, bambini e donne in gravidanza: il chikungunya torna a far paura in vacanza.

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Sole, mare, spiagge esotiche… e zanzare pericolose. Questa è la realtà che molti viaggiatori si troveranno ad affrontare nell’estate 2025. Diversi esperti internazionali avvertono che alcune destinazioni molto amate — non solo dagli inglesi, ma anche dagli italiani — sono diventate zone ad alto rischio per il virus chikungunya, un’infezione trasmessa dalle punture di zanzare infette, capace di provocare dolori articolari invalidanti per mesi.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato a luglio un appello urgente: i casi stanno esplodendo in varie parti del mondo. E anche se il virus raramente è letale, può causare danni agli organi, complicazioni neurologiche e, nei casi peggiori, disabilità cronica.

I numeri del 2025: un’epidemia che corre veloce

Solo in Cina, come riportato da Daily Mail, le autorità hanno registrato 10.000 casi, di cui 7.000 nella città meridionale di Foshan (provincia di Guangdong). Fortunatamente, al momento, nessun decesso.

L’impennata è iniziata nei primi mesi del 2025, con grandi focolai nelle isole dell’Oceano Indiano come La Réunion, Mayotte e Mauritius — mete turistiche che attirano ogni anno migliaia di viaggiatori europei.

Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), nel 2025 si sono già contati 250.000 casi e 90 morti in 16 Paesi.

Oltre alle aree tropicali, il virus è stato segnalato anche in Europa meridionale, sebbene in Italia il rischio attuale sia basso. Tuttavia, il cambiamento climatico e l’espansione delle zanzare vettori (Aedes aegypti e Aedes albopictus) stanno modificando lo scenario.

Come si trasmette il chikungunya

Il virus si diffonde solo tramite la puntura di zanzare infette. Non è possibile il contagio diretto da persona a persona.

Le zanzare responsabili pungono prevalentemente di giorno, ma possono attaccare anche all’alba e al tramonto. Il rischio aumenta nelle zone umide, tropicali o subtropicali, ma con l’espansione della zanzara tigre il virus si sta avvicinando anche alle coste mediterranee.

Perché non sarà la prossima pandemia (ma va comunque preso sul serio)

Il professor Will Irving, virologo dell’Università di Nottingham, rassicura: “Ci sono stati in passato focolai altrettanto grandi, se non più grandi, senza che diventassero pandemie”.

Tuttavia, lo stesso esperto avverte che il riscaldamento globale sta ampliando la presenza delle zanzare anche in Francia, Spagna e Italia, aumentando il potenziale di trasmissione.

Chi rischia di più

Secondo gli infettivologi, le categorie più vulnerabili sono:

  • Persone immunodepresse
  • Bambini molto piccoli
  • Anziani
  • Individui con patologie croniche
  • Donne in gravidanza, soprattutto nell’ultimo trimestre

Uno studio del 2021 ha dimostrato che l’infezione poco prima del parto aumenta il rischio di trasmissione al neonato.

I sintomi più comuni

Il chikungunya si manifesta in genere dopo 4-8 giorni dalla puntura e provoca:

  • Febbre improvvisa e alta
  • Dolore intenso a più articolazioni
  • Mal di testa
  • Dolori muscolari
  • Gonfiore articolare
  • Eruzioni cutanee

Di solito i sintomi si risolvono entro 7-10 giorni, ma in un paziente su tre i dolori articolari e l’artrite possono durare mesi o anni. Nei casi più rari, il virus può causare complicazioni oculari, cardiache, neurologiche e gastrointestinali.

Neonati e anziani fragili possono sviluppare una forma grave con insufficienza multiorgano.

Come proteggersi in viaggio

Il professor Paul Hunter dell’Università di East Anglia consiglia a chi viaggia verso aree a rischio:

  • Indossare abiti larghi e a maniche lunghe
  • Preferire colori chiari per individuare più facilmente le zanzare
  • Usare repellenti a base di DEET o icaridina
  • Dormire in stanze con zanzariere o aria condizionata

Per le donne in gravidanza avanzata, la raccomandazione è evitare viaggi in aree colpite.

Cura e prevenzione medica

Non esiste un antivirale specifico contro il chikungunya. La terapia è sintomatica, con farmaci come paracetamolo per febbre e dolore.

Due vaccini sono disponibili a livello internazionale:

  • IXCHIQ (18-64 anni)
  • Vimkunya (dai 12 anni in su)

In Italia, la vaccinazione è proposta a chi viaggia verso zone endemiche. Tuttavia, alcune persone vulnerabili, come gli immunodepressi, non possono riceverlo.

Zanzara
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Il caso della sospensione del vaccino IXCHIQ

Nell’estate 2025, le autorità sanitarie del Regno Unito hanno sospeso la somministrazione del vaccino IXCHIQ agli over 65 dopo due decessi e 21 reazioni gravi registrati a La Réunion, dove era in corso una campagna vaccinale.

L’Agenzia britannica ha chiarito che non ci sono rischi immediati per la popolazione locale, poiché il vaccino non era ancora stato distribuito su larga scala.

Domande frequenti

Il chikungunya può diventare una pandemia?
Gli esperti dicono di no, ma i focolai sono sempre più frequenti per via del clima.

Come posso proteggermi?
Abbigliamento coprente, repellenti e zanzariere sono le misure più efficaci.

Serve vaccinarsi?
Solo se viaggi in zone ad alto rischio, su consiglio medico.

Suggerimento utile

Se stai programmando un viaggio in un’area tropicale o subtropicale, valuta l’acquisto di un antizanzare portatile. Puoi trovarlo su Amazon a questo link.

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