Varici vulvari: il disturbo intimo di cui nessuno parla
Varici vulvari: cosa sono, sintomi, cause, rischi e trattamenti. Una condizione comune, spesso sottovalutata, che colpisce molte donne.
Le varici vulvari sono molto più comuni di quanto se ne parli ma restano meno comprese di quanto sarebbe necessario. Si tratta di una condizione intima che può incidere sia sulla salute fisica sia sulla qualità della vita emotiva di molte donne. Secondo i dati clinici, le varici vulvari colpiscono fino al 22% delle donne in gravidanza e numerose donne in età fertile, anche se la loro reale diffusione viene spesso sottostimata a causa del tabù che ancora circonda la zona genitale.

Indice dell'articolo
Cosa sono le varici vulvari
Le varici vulvari sono dilatazioni anomale delle vene localizzate nella regione della vulva. Si presentano più frequentemente durante la gravidanza ma non esclusivamente. Le vene coinvolte perdono elasticità e capacità di garantire un corretto ritorno venoso, provocando gonfiore, dolore e una sensazione di pressione nella zona intima.
Questa condizione è spesso associata all’insufficienza venosa pelvica e può rientrare nel cosiddetto sindrome da congestione pelvica, un disturbo che può interessare anche utero e ovaie.
Le cause principali
La gravidanza come fattore scatenante
Durante la gravidanza, l’utero in crescita esercita una pressione significativa sulle vene pelviche rallentando il flusso sanguigno. A questo si aggiunge l’aumento dei livelli di progesterone, che favorisce il rilassamento delle pareti venose e aumenta il rischio di dilatazione. Le varici vulvari possono comparire già dal secondo trimestre e tendono ad aumentare con il progredire della gestazione.
Fattori ormonali e genetici
Non tutte le varici vulvari sono legate alla gravidanza. Predisposizione genetica, alterazioni ormonali e una storia familiare di insufficienza venosa rappresentano fattori di rischio importanti. Anche la permanenza prolungata in posizione eretta o seduta e il sovrappeso possono favorirne la comparsa.
I sintomi più comuni
I sintomi possono variare da donna a donna ma includono frequentemente:
- dolore o senso di pesantezza a livello vulvare soprattutto stando in piedi o camminando
- sensazione di bruciore o prurito
- gonfiore visibile con vene evidenti simili a cordoni o noduli
- dolore durante i rapporti sessuali
- irritazione o pressione accentuata a fine giornata
In molti casi i disturbi peggiorano con il caldo o durante il ciclo mestruale.
Le varici vulvari sono pericolose
Nella maggior parte dei casi non rappresentano un rischio per la vita, ma possono compromettere in modo significativo la qualità della vita. In situazioni rare possono insorgere complicanze come trombosi o sanguinamenti, soprattutto durante il parto. Per questo motivo è fondamentale un adeguato controllo medico.
Alle manifestazioni fisiche si associa spesso un impatto psicologico rilevante. Vergogna, disagio legato all’immagine corporea e calo del desiderio sessuale sono frequenti e richiedono attenzione clinica tanto quanto i sintomi fisici.
Prevenzione e trattamenti disponibili
Strategie preventive
Non esistono soluzioni definitive per prevenire le varici vulvari, ma alcune abitudini possono ridurre il rischio o ritardarne la comparsa:
- evitare la sedentarietà
- sollevare le gambe durante il riposo
- utilizzare biancheria intima contenitiva
- mantenere un peso corporeo adeguato
- evitare di restare in piedi per periodi prolungati
Trattamenti conservativi
Nella maggior parte dei casi è sufficiente un approccio non chirurgico che include:
- modifiche dello stile di vita
- compressione esterna con indumenti specifici
- terapie farmacologiche per migliorare il ritorno venoso sotto controllo medico
Questi interventi aiutano a ridurre i sintomi e a prevenire la progressione della patologia.
Trattamenti medici e chirurgici
Quando il dolore è intenso o le varici persistono dopo la gravidanza, possono essere indicati trattamenti specialistici come:
- scleroterapia
- embolizzazione pelvica
- interventi chirurgici nei casi più gravi
Queste procedure devono essere eseguite da specialisti in chirurgia vascolare o ginecologia interventistica.

Dopo il parto e nella vita sessuale
In molte donne le varici vulvari migliorano spontaneamente dopo il parto, anche se non sempre scompaiono del tutto. Nelle gravidanze successive tendono a ripresentarsi con maggiore intensità, rendendo importante il monitoraggio anche dopo la nascita.
La sfera sessuale può risentirne in modo significativo. Dolore, disagio e insicurezza possono portare a evitare l’intimità. Parlare apertamente con il partner e con i professionisti sanitari è essenziale per affrontare il problema in modo completo.
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- Perché può aiutare: supporto mirato e maggiore comfort nella vita quotidiana.
- Cosa cercare: tessuto traspirante, cuciture piatte, taglia corretta, indicazione “pelvic support”.
- Quando usarlo: durante le ore in piedi o nei momenti in cui i sintomi aumentano.
Nota: è un supporto per il comfort e non sostituisce la valutazione di ginecologo o flebologo. In gravidanza, chiedi sempre conferma al medico.
Vivere con le varici vulvari
È possibile condurre una vita piena anche in presenza di varici vulvari se la condizione viene diagnosticata e gestita correttamente. Informazione, supporto medico e attenzione alla salute intima sono elementi chiave.
In caso di sospetto, è fondamentale rivolgersi a un ginecologo o a un flebologo. L’autodiagnosi e i trattamenti fai-da-te non sono consigliati. Una diagnosi precoce riduce il rischio di complicazioni.
Le varici vulvari non sono una condizione rara né motivo di vergogna. Sono un problema medico diffuso che merita attenzione, empatia e cure adeguate. Parlare apertamente di salute intima significa tutelare la salute nel suo insieme.
FAQ
Cosa sono le varici vulvari
Le varici vulvari sono vene dilatate e ingrossate che si sviluppano nella zona della vulva a causa di un’alterazione del ritorno venoso.
Le varici vulvari sono comuni
Sì. Colpiscono fino al 22% delle donne in gravidanza e molte donne in età fertile anche se spesso non vengono diagnosticate.
Quali sono i sintomi più frequenti
I sintomi includono dolore o pesantezza vulvare, gonfiore visibile, bruciore, prurito, fastidio durante i rapporti sessuali e senso di pressione a fine giornata.
Le varici vulvari sono pericolose
Nella maggior parte dei casi no ma possono causare un forte disagio. In rari casi possono complicarsi con trombosi o sanguinamenti soprattutto durante il parto.
Le varici vulvari compaiono solo in gravidanza
No. Possono svilupparsi anche al di fuori della gravidanza per predisposizione genetica, alterazioni ormonali o insufficienza venosa.
Possono scomparire dopo il parto
In molte donne migliorano spontaneamente dopo il parto ma non sempre scompaiono del tutto. Nelle gravidanze successive tendono a ripresentarsi.
Esistono cure efficaci
Sì. Nella maggior parte dei casi sono sufficienti trattamenti conservativi. Nei casi più severi possono essere indicati trattamenti medici o chirurgici specialistici.
A chi rivolgersi in caso di sospetto
È consigliato consultare un ginecologo o un flebologo per una valutazione clinica corretta.





