Ingoia un’ape e muore per shock anafilattico: addio a Sunjay Kapur, imprenditore e amico del principe William
Lo shock anafilattico è fatale perché provoca in pochi minuti un crollo della pressione sanguigna, ostruzione delle vie respiratorie e gravi alterazioni della funzione di organi vitali.
Sunjay Kapur, imprenditore indiano di 53 anni, presidente della multinazionale Sona Comstar e figura di spicco nel mondo del polo internazionale, è morto il 12 giugno 2025 durante una partita a Smith’s Lawn, Windsor, in Inghilterra. Kapur era noto anche per la sua amicizia di lunga data con il principe William, con cui condivideva la passione per il polo e frequenti incontri nei circoli dell’alta società britannica.

La dinamica dell’incidente
Secondo le ricostruzioni più accreditate dai media britannici e internazionali, Kapur avrebbe accidentalmente ingoiato un’ape mentre era in campo. L’insetto lo avrebbe punto all’interno della bocca o della gola, provocando uno shock anafilattico, cioè una reazione allergica acuta e fatale.
La puntura in una zona così delicata può causare un rapido gonfiore delle vie aeree e un blocco respiratorio, anche in persone senza precedenti allergie note.
La morte per arresto cardiaco
L’arresto cardiaco che ha portato al decesso è stato conseguenza diretta dello shock anafilattico: la reazione allergica ha scatenato un collasso circolatorio che si è rivelato fatale. Alcune fonti mediche hanno sottolineato che, in casi rari, una puntura d’ape in bocca o in gola può portare a una sindrome chiamata Kounis, in cui la reazione allergica scatena un infarto acuto.
Conferme ufficiali e testimonianze
Il Guards Polo Club, dove si stava svolgendo la partita, ha confermato la morte di Kapur con una nota ufficiale, esprimendo cordoglio alla famiglia e ai compagni di squadra. Testimoni presenti riferiscono che Kapur avrebbe detto “Ho ingoiato qualcosa” pochi istanti prima di sentirsi male e crollare sul campo.
Kapur era un volto noto nei circoli del polo britannico e spesso partecipava a partite insieme a membri della famiglia reale, in particolare il principe William, con cui aveva stretto amicizia durante gli studi nel Regno Unito. La loro relazione era basata su una passione comune per il polo e su una frequentazione costante negli ambienti dell’alta società inglese.
La puntura dell’ape ha causato a Kapur uno shock anafilattico e un conseguente arresto cardiaco, risultando fatale nonostante i soccorsi.
L’episodio ha suscitato grande emozione sia in India sia nel Regno Unito, non solo per la dinamica insolita e tragica della morte, ma anche per il profilo internazionale della vittima e i suoi legami con la famiglia reale britannica.
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Perché uno shock anafilattico può risultare fatale: cosa succede nell’organismo
Lo shock anafilattico è la forma più grave di reazione allergica e può essere letale in pochi minuti se non trattato tempestivamente. Ecco cosa avviene nell’organismo:
1. Attivazione immunitaria e rilascio di mediatori
– Quando una persona allergica entra in contatto con l’allergene (come il veleno di un’ape), il sistema immunitario riconosce la sostanza come pericolosa e attiva le immunoglobuline E (IgE).
– Le IgE si legano a cellule come mastociti e basofili, che rilasciano grandi quantità di istamina e altri mediatori dell’infiammazione.
2. Effetti sistemici sull’organismo
– L’istamina e le altre sostanze causano una rapida e massiccia dilatazione dei vasi sanguigni (vasodilatazione), con conseguente abbassamento improvviso della pressione arteriosa (ipotensione).
– Si verifica un aumento della permeabilità dei capillari: i liquidi fuoriescono dai vasi sanguigni nei tessuti, riducendo il volume di sangue circolante (shock da redistribuzione della volemia).
– Si sviluppa edema (gonfiore), soprattutto nelle mucose delle vie respiratorie superiori (bocca, gola, glottide), che può portare a ostruzione delle vie aeree e difficoltà respiratoria grave.
– Si possono avere broncospasmo (restringimento dei bronchi), orticaria diffusa, nausea, vomito, dolori addominali e diarrea.
3. Conseguenze fatali
– La combinazione di ipotensione, edema delle vie aeree e broncospasmo può causare rapidamente perdita di coscienza, collasso cardiocircolatorio, arresto respiratorio e morte, spesso in 1-2 minuti se non si interviene con adrenalina.
– La morte sopraggiunge per l’effetto combinato di grave insufficienza respiratoria e circolatoria, dovuta agli effetti dei mediatori dell’infiammazione su diversi organi.
In sintesi, lo shock anafilattico è fatale perché provoca in pochi minuti un crollo della pressione sanguigna, ostruzione delle vie respiratorie e gravi alterazioni della funzione di organi vitali, rendendo indispensabile un intervento medico immediato.