West Nile Virus: nuovo focolaio a Latina, 32 casi confermati in Italia
Un focolaio colpisce il Lazio, con la provincia di Latina epicentro dei contagi. L’Iss: “Virus endemico, ma sistema di sorveglianza efficace”.
Il West Nile Virus torna a farsi sentire in Italia: nel 2025, sono già 32 i casi confermati, con la provincia di Latina sotto i riflettori.

A pochi giorni dalla fine di luglio, l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha pubblicato il nuovo bollettino settimanale sulla diffusione del West Nile Virus (WNV). Dal 1° gennaio al 23 luglio 2025, sono 32 i casi confermati di infezione nell’uomo. Un dato che, se da un lato non si discosta dai numeri degli anni precedenti, dall’altro evidenzia una distribuzione geografica anomala: il Lazio, in particolare la provincia di Latina, è diventato il fulcro del contagio.
Indice dell'articolo
- 0.1 Un virus silenzioso ma presente: cosa sappiamo oggi
- 0.2 Che cos’è il West Nile Virus?
- 0.3 Sintomi da tenere d’occhio
- 0.4 Chi è più a rischio?
- 0.5 Come avviene il contagio e come proteggersi
- 0.6 Latina: perché proprio qui?
- 0.7 Cosa devono fare i medici
- 0.8 Serve preoccuparsi? La risposta è no, ma vigilare è essenziale
- 0.9 Un consiglio utile per proteggerti
- 0.10 FAQ – Domande frequenti sul West Nile Virus
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Un virus silenzioso ma presente: cosa sappiamo oggi
Nel dettaglio, 21 casi su 32 provengono proprio dal Lazio. La Regione ha confermato che, con gli ultimi dodici casi accertati, il totale sale a 21 persone infette nel territorio pontino, tra cui una donna deceduta a Fondi. Le analisi sono state effettuate presso l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani”.
A livello nazionale, la situazione è così distribuita:
- 23 casi si sono manifestati nella forma neuro-invasiva, la più grave.
- 1 caso è risultato asintomatico, scoperto durante i controlli sui donatori di sangue.
- 6 casi hanno mostrato i sintomi tipici di una febbre virale.
I decessi notificati sono due: uno in Piemonte e uno, come anticipato, nel Lazio.
Che cos’è il West Nile Virus?
Il West Nile Virus è un virus trasmesso dalle zanzare, in particolare del genere Culex, attive soprattutto al tramonto e nelle ore notturne. Il virus è endemico in Italia da diversi anni, ovvero circola regolarmente nel nostro territorio.
Come ha spiegato Anna Teresa Palamara, direttrice del dipartimento Malattie Infettive dell’Iss, “il sistema di sorveglianza è ben rodato ed efficace, grazie alla collaborazione tra Ministero, Iss e Regioni”.
Sintomi da tenere d’occhio
Secondo gli esperti, l’80% delle persone infettate non manifesta sintomi. Il restante 20% può sviluppare un’infezione più o meno lieve, con manifestazioni simili a quelle influenzali. In rari casi, soprattutto tra anziani e persone fragili, il virus può causare forme gravi a livello neurologico, come:
- Encefalite
- Meningite
- Paralisi
- Confusione mentale o coma nei casi più gravi
I sintomi comuni includono:
- Febbre superiore ai 38°C
- Mal di testa intenso
- Dolori muscolari
- Eruzioni cutanee
- Ingrossamento dei linfonodi
Chi è più a rischio?
Il rischio di complicanze gravi è maggiore in:
- Persone sopra i 60 anni
- Soggetti immunodepressi
- Pazienti con patologie croniche
Per questo, le autorità sanitarie invitano queste categorie a prestare massima attenzione alla prevenzione e a consultare il medico al primo segnale sospetto.
Come avviene il contagio e come proteggersi
È fondamentale sapere che il virus non si trasmette da persona a persona, né tramite contatto diretto, né per via aerea. I principali vettori restano le zanzare. Esistono però precauzioni importanti:
Buone pratiche di prevenzione
- Usare repellenti per insetti su pelle e vestiti
- Installare zanzariere alle finestre
- Evitare l’accumulo di acqua stagnante in vasi, sottovasi e bidoni
- Indossare abiti chiari e coprenti nelle ore serali
- Trattare le aree verdi con prodotti larvicidi
Le istituzioni sanitarie hanno attivato anche misure specifiche per proteggere trasfusioni e trapianti, grazie al monitoraggio costante dei donatori.

Latina: perché proprio qui?
Il fatto che tutti i casi laziali siano concentrati nella provincia di Latina rappresenta un’anomalia. Come spiega l’Iss, rispetto agli anni precedenti, la distribuzione spaziale è insolita. Le cause potrebbero essere molteplici:
- Condizioni climatiche favorevoli alla proliferazione delle zanzare
- Zone con più ristagni d’acqua o irrigazione abbondante
- Maggiore sensibilità diagnostica e sorveglianza attiva nella zona
Non è escluso che i casi possano aumentare anche in altre regioni nelle prossime settimane, in particolare se le temperature restano elevate e le piogge aumentano l’umidità.
Cosa devono fare i medici
L’Iss raccomanda a tutti i medici, soprattutto nelle regioni già colpite, di:
- Considerare il West Nile Virus tra le possibili diagnosi in presenza di sintomi neurologici o febbre sospetta
- Effettuare test diagnostici mirati nei casi compatibili
- Segnalare tempestivamente i casi ai sistemi regionali di sorveglianza
Serve preoccuparsi? La risposta è no, ma vigilare è essenziale
Nonostante i casi gravi e i decessi registrati, non è il caso di allarmarsi. Il West Nile Virus non rappresenta un’emergenza sanitaria, ma è un problema gestito con attenzione dal sistema italiano. Il consiglio più utile è quello di rafforzare la prevenzione individuale e rivolgersi al medico in caso di sintomi sospetti.
Un consiglio utile per proteggerti
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FAQ – Domande frequenti sul West Nile Virus
Il West Nile Virus si prende solo dalle zanzare?
Sì, il virus si trasmette solo tramite la puntura di zanzare infette.
Cosa fare se si hanno sintomi sospetti?
Contattare subito il medico e, se necessario, procedere con gli esami del sangue per confermare l’infezione.
Gli anziani sono più a rischio?
Sì, insieme alle persone con malattie croniche o sistema immunitario compromesso.
I repellenti funzionano davvero?
Sì, soprattutto quelli a base di DEET, icaridina o citronella. Vanno applicati regolarmente, specialmente al tramonto.
Si può diagnosticare facilmente?
Sì, con esami specifici di laboratorio su sangue o liquido cerebrospinale nei casi neuro-invasivi.
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