Sangue nelle feci: cosa indica il colore e quando preoccuparsi

Guida chiara e aggiornata 2025 per capire quando il sangue nelle feci è un segnale da non ignorare.

Vedere sangue nel water è un campanello d’allarme che richiede attenzione immediata, anche quando il sintomo sembra lieve.

Sangue nelle feci
Sangue nelle feci

Quante volte capita di andare in bagno senza preoccupazioni e, all’improvviso, notare una macchia rossa sulla carta igienica? La mente corre subito a conclusioni drammatiche, ma il corpo sta inviando un messaggio preciso che non va ignorato. Il colore del sangue, la quantità e la frequenza offrono indizi importanti sull’origine del disturbo.

Molti immaginano subito problemi gravi, ma molto spesso il sanguinamento nasce nel tratto intestinale inferiore e dipende da condizioni comuni e curabili. Tuttavia, il sintomo merita sempre attenzione clinica perché, in altri casi, può indicare patologie serie che richiedono diagnosi rapida.

In Italia il sanguinamento rettale è uno dei motivi più frequenti di visita gastroenterologica. Nel 2025 medici e linee guida confermano che capire il tipo di sangue e quando compare aiuta a distinguere situazioni lievi da condizioni pericolose.

A seguire trovi una guida semplice, chiara e utile per orientarti senza creare allarmismi, ma con la consapevolezza necessaria per proteggere la tua salute.

Le principali cause del sangue nelle feci

Il colore della perdita è uno degli indizi più utili.
Il rosso vivo indica di solito un’origine vicina all’ano, mentre il sangue più scuro può derivare da un sanguinamento del tratto digestivo superiore, dove il fluido è stato parzialmente digerito.

I medici riconoscono alcune cause molto comuni, soprattutto negli adulti:

Emorroidi

Si tratta di vene gonfie che provocano spesso sanguinamento indolore, specialmente durante lo sforzo. Sono frequenti negli over 50, in chi soffre di stitichezza e nelle donne dopo la gravidanza.

Ragadi anali

Piccoli tagli del rivestimento del canale anale, provocati da feci dure o forte sforzo. Causano dolore acuto durante la defecazione, seguito da poche gocce di sangue rosso brillante.

Diverticolosi

Nel colon possono formarsi piccole sacche che, talvolta, si rompono improvvisamente causando sanguinamenti abbondanti e improvvisi, spesso senza dolore. Questo fenomeno è più diffuso dopo i 60 anni.

Cancro del colon-retto

I tumori intestinale possono sanguinare in modo intermittente e silenzioso oppure causare anemia nel tempo. Per questo motivo la prevenzione dopo i 45-50 anni è fondamentale. Secondo i dati AIRC, rappresenta una delle neoplasie più diffuse in Italia.

Angiodisplasia

Vasi sanguigni fragili e dilatati che si sviluppano con l’età e possono rompersi causando sanguinamenti ricorrenti nel colon.

Quando il sanguinamento rettale è un sintomo grave

Non tutti i sanguinamenti hanno lo stesso valore clinico. La gravità dipende dai sintomi che li accompagnano e dalla quantità di sangue.

È opportuno recarsi immediatamente al pronto soccorso nei seguenti casi:

Segni di shock o svenimento

Pallore, sudorazione fredda e battito accelerato indicano una perdita di sangue significativa che può richiedere trasfusioni.

Feci nere e maleodoranti (melena)

Questo colore suggerisce un sanguinamento nello stomaco o nell’esofago. Il sangue è stato digerito e la situazione richiede valutazione urgente.

Dolore addominale intenso

Coliche forti associate al sangue possono indicare condizioni come una colite ischemica o addirittura una perforazione intestinale.

Coaguli o grumi scuri nel WC

La presenza di grandi coaguli è un segnale di sanguinamento attivo che necessita di intervento medico tempestivo.

Cosa significa quando il sanguinamento diventa frequente

Se il problema compare più volte o persiste per giorni, potrebbe essere il segnale di una condizione cronica che sta progredendo.

Ecco i principali rischi legati ai sanguinamenti ricorrenti:

Anemia progressiva

Anche piccole perdite ripetute nel tempo esauriscono le riserve di ferro, causando stanchezza, fiato corto e debolezza.

Infiammazione intestinale cronica

Malattie come la colite ulcerosa possono provocare diarrea con sangue, episodi frequenti e dolore addominale.

Crescita di tumori o polipi

Un sanguinamento intermittente può indicare la presenza di un polipo o di un tumore in crescita, soprattutto dopo i 50 anni.

Come fermare il sanguinamento rettale

La soluzione dipende sempre dalla causa reale. Il primo passo è rivolgersi a un medico per una diagnosi precisa, spesso tramite visita proctologica, colonscopia o esami del sangue.

Tra le strategie più efficaci:

Aumentare la fibra nella dieta

Consumare 25–38 g al giorno e bere acqua regolarizza le feci e riduce irritazioni, prevenendo peggioramenti di emorroidi e fissure.

Acqua tiepida

Acqua tiepida per 10-15 minuti che rilassa lo sfintere e allevia bruciore e prurito.

Legatura elastica delle emorroidi

Un trattamento ambulatoriale che interrompe l’afflusso di sangue alla emorroide, permettendone la caduta naturale.

Coagulazione a infrarossi

Tecnica che cauterizza leggermente i vasi sanguinanti, adatta a casi lievi e moderati.

Cauterizzazione endoscopica

Durante la colonscopia, il medico può applicare clip o bruciare piccoli vasi responsabili della perdita.

Chirurgia (emorroidectomia)

Indicata solo per casi avanzati quando i rimedi conservativi non funzionano.

Ascoltare il proprio corpo rimane il miglior strumento di prevenzione. In presenza di sangue nel WC, superare la vergogna e parlare con uno specialista è un passo essenziale per evitare complicazioni gravi.

Curiosità – Lo sapevi che…?

Il sangue rosso vivo sulla carta igienica è il segnale più comune nelle emorroidi interne, mentre la melena è molto più rara ma richiede sempre visita urgente.

FAQ – Le domande più cercate dagli italiani su Google

Il sangue nelle feci è sempre un segno di tumore?

No. Nella maggior parte dei casi dipende da emorroidi o fissure. Tuttavia, se il sintomo persiste, va sempre valutato.

Quando devo preoccuparmi davvero?

Quando il sanguinamento è abbondante, ricorrente o accompagnato da dolore intenso, debolezza o feci nere.

È normale vedere sangue dopo uno sforzo?

Può succedere con stitichezza o emorroidi, ma non dovrebbe accadere spesso. Se si ripete, serve un controllo.

Servono sempre esami?

Il medico decide caso per caso. Dopo i 45 anni la colonscopia è spesso consigliata.

Posso risolvere solo con la dieta?

A volte sì, ma dipende dalla causa. Le terapie vanno personalizzate.

Suggerimento

Per chi soffre di stitichezza ricorrente, un integratore di fibra solubile può aiutare a regolarizzare l’intestino. Un’opzione molto apprezzata è questa.

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