Variante Eris, la nuova minaccia, infetta i polmoni e diventa dominante

La variante BA.2.86, con un alto numero di mutazioni come Omicron, ha attirato l'attenzione dell'OMS ma sembra meno contagiosa. Scopriddi più.

Nel panorama delle varianti del virus, la BA.2.86, conosciuta anche come Pirola, è emersa come un nuovo nome da tenere d’occhio. Tuttavia, al contrario delle preoccupazioni iniziali, sembra che questa variante non abbia l’esplosiva diffusione di Omicron, che ha segnato l’inizio della sua ascesa nell’autunno del 2021. Ci sono molte somiglianze tra BA.2.86 e Omicron, tra cui un alto numero di mutazioni, ma c’è anche una buona notizia: sembra meno contagiosa delle altre varianti in circolazione.

covid

Studi Indipendenti Gettano Luce sulla Variante Pirola

Due studi indipendenti condotti rispettivamente dall’Università di Pechino e dal Karolinska Institutet di Stoccolma hanno portato a risultati incoraggianti. Sebbene questi studi non siano stati ancora sottoposti a revisione scientifica, provengono da laboratori di alto prestigio e affidabilità. Cao Yunlong, un ricercatore considerato tra le dieci persone che hanno maggiormente influenzato la scienza nel 2022, ha contribuito a uno di questi studi, mentre l’altro è stato condotto presso il Karolinska Institutet da Benjamin Murrell, un esperto di immunologia e virologia. Entrambi hanno condiviso i risultati sui social media, evidenziando la rapida diffusione delle scoperte scientifiche.

Secondo questi studi, BA.2.86 è in grado di sfuggire all’immunità sviluppata da infezioni precedenti o dal vaccino, ma la risposta immunitaria sembra ancora essere efficace in coloro che hanno recentemente contratto l’infezione. Questo solleva la speranza che la vaccinazione possa fornire una qualche forma di protezione contro questa nuova variante. Inoltre, la capacità di diffusione di BA.2.86 sembra essere inferiore rispetto ad alcune varianti precedenti, come XBB.1.5 ed EG.5, afferma Cao Yunlong.

Leggi anche: “Finita la pandemia di Covid-19”: c’è l’annuncio dell’OMS

covid

Nuove Informazioni sulla Variante EG.5 (Eris)

Nel frattempo, la variante EG.5, conosciuta anche come Eris, è diventata la dominante su scala globale e ha visto un aumento significativo dei casi anche in Italia. Tuttavia, uno studio condotto dall’Università di Tokyo ha sollevato nuove preoccupazioni. Gli esperimenti su criceti suggeriscono che questa variante potrebbe avere una maggiore capacità di infettare i polmoni, il che potrebbe portare a forme più gravi di Covid-19 in una parte dei pazienti. È importante notare che questa è attualmente solo un’ipotesi che richiede ulteriori conferme.

Il panorama della pandemia sta cambiando, con un aumento dei nuovi casi di Covid-19 in diverse parti del mondo. Anche in Italia, i dati dell’Istituto Superiore di Sanità mostrano un aumento dei casi positivi e dei decessi. Nonostante ciò, al momento non ci sono segnali di sovraffollamento negli ospedali. Tuttavia, queste tendenze sottolineano ancora una volta l’importanza della vaccinazione. L’Ema ha recentemente dato il via libera al vaccino aggiornato a XBB.1.5 di Pfizer e BioNTech, che dovrebbe proteggere dalle varianti XBB, compresa Eris. Questo vaccino è atteso a ottobre e verrà raccomandato a gruppi ad alto rischio, compresi gli anziani, le donne in gravidanza e gli operatori sanitari, oltre ai familiari e ai conviventi di persone fragili.

Sei su Telegram? Iscriviti al nostro canale e non perdere nessun nostro contenuto!

Articoli correlati