Vaiolo delle scimmie, 11 casi nell’area di Firenze: cosa sappiamo?

Renzo Berti, direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asl Toscana centro, ha annunciato la diagnosi di 11 nuovi casi di vaiolo delle scimmie nell’area di Firenze. Questi casi riguardano principalmente soggetti maschili giovani, con l’eccezione di una persona di mezza età. Berti sottolinea che la modalità di trasmissione dell’infezione sembra essere legata a comportamenti sessuali promiscui, in particolare a seguito di alcune feste.

Vaiolo delle scimmie.
Vaiolo delle scimmie.

Situazione Clinica e Modalità di Trasmissione

Secondo Berti, il vaiolo delle scimmie di solito non provoca gravi conseguenze e tende a risolversi spontaneamente entro quattro settimane. Casi più gravi sono rari. Egli assicura che non c’è motivo di allarme, precisando che l’infezione si trasmette principalmente attraverso contatto fisico stretto, specialmente di tipo sessuale, ma può verificarsi anche tramite indumenti contaminati.

La Regione Toscana ha, comunque, comunicato che i recenti casi di vaiolo delle scimmie sono stati efficacemente gestiti dalle aziende sanitarie locali. Le indagini epidemiologiche per identificare eventuali contatti sono state condotte dai servizi di igiene pubblica, che hanno anche provveduto a notificare i casi al Ministero della Salute. La fonte del contagio sembra essere riconducibile al periodo delle festività natalizie.

Misure di Prevenzione e Controllo

Le autorità regionali assicurano che sono state adottate tutte le misure previste dalla circolare ministeriale, inclusi l’autoisolamento dei soggetti contagiati e la diffusione di informazioni su comportamenti igienici da adottare per limitare la diffusione del virus. La Regione è inoltre in costante contatto con le Asl per monitorare attentamente la situazione, la quale è descritta come stabile e sotto controllo.

Informazioni sulla Malattia e Raccomandazioni Mediche

Il vaiolo delle scimmie è una malattia virale infettiva, più comune in alcune regioni tropicali dell’Africa, ma con focolai registrati anche in altre nazioni, inclusa l’Italia, nel 2022. I sintomi, simili a quelli del vaiolo ma meno gravi, includono febbre, mal di testa, dolori muscolari, linfoadenopatia e eruzioni cutanee. La malattia si sviluppa entro circa dodici giorni dall’esposizione e dura da due a quattro settimane. Pierluigi Blanc, infettivologo dell’Ordine dei medici di Firenze, sottolinea l’importanza di non allarmarsi eccessivamente per i casi di vaiolo delle scimmie, ma raccomanda la vaccinazione per le persone con infezione da HIV e per quelle appartenenti a categorie a rischio, secondo le indicazioni del Ministero della Salute e della Regione.

Contesto Europeo e Dati Statistici

Il rapporto congiunto dello European Centre for Disease Prevention and Control e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità rivela che, in Europa, ci sono stati 138 nuovi casi di vaiolo delle scimmie in un periodo di quattro settimane. La Spagna, con 68 casi, guida la classifica, seguita da Germania e Italia. Da quando l’epidemia ha avuto inizio nella primavera del 2022, in Europa sono stati registrati 26.703 casi. Di questi, 855 hanno richiesto il ricovero ospedaliero, 8 sono stati trattati in terapia intensiva e si sono verificati 7 decessi. Il 98% dei casi è stato identificato in maschi, prevalentemente tra i 31 e i 40 anni.

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