Vaccino CureVac, come funziona e chi lo produce

  • L’EMA sta revisionando il vaccino CureVac di stampo tedesco.
  • Entro giugno i risultati della ‘rolling review’ e la possibile approvazione ed immissione in commercio.
  • Numerosi i vantaggi di questo vaccino che utilizza la stessa tecnica di Pfizer e Moderna.

Dopo Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Johnson & Johnson, al vaglio dall’Ema anche CureVac, un vaccino tedesco che potrebbe rivoluzionare il panorama farmaceutico, si prevedono 300 mila dosi nel 2021: un’ulteriore accelerazione contro il virus ostile.

Vaccino CureVac: una rivoluzione annunciata?

Non mancano i dati inerenti l’ultima fase di sperimentazione del nuovo vaccino CureVac messo al vaglio sul tavolo dell’Ema.
Questo vaccino è sviluppato con la stessa tecnica utilizzata da Pfizer e Moderna, si basa su un frammento di RNA messaggero contenente le informazioni essenziali per far produrre al nostro organismo gli anticorpi contro gli antigeni di SARS-CoV-2, ovvero le glicoproteine Spike (S) con cui si viene infettati.

Franz-Werner Haas è l’amministratore delegato di CureVac che – come ha raccontato a ilfattoquotidiano.it – è prevista una produzione di “fino a 300 milioni di dosi nel 2021”. Un comunicato dell’azienda tedesca riporta già di aver raggiunto un accordo con la Svizzera di 5 milioni di dosi di CVnCoV, il nome del vaccino.

Questo vaccino merita di entrare nella lista dei vaccini europei per una serie di caratteristiche:

  • i tempi di conservazione sono ottimali, 3 mesi a 5° e 24 ore a temperatura ambiente facilitando le fasi di gestione e stoccaggio del prodotto farmaceutico;
  • «Per intenderci: per produrre un miliardo di dosi, servono 100 chili di mRna per Moderna, 30 per BioNTech e 12 per CureVac», ha spiegato il professor Enrico Bucci su il Foglio;
  • un vaccino a due dosi da somministrare a distanza di 28 giorni;
  • dagli studi clinici non sono emersi eventi avversi;
  • le poche reazioni locali riscontrate sono state di durata lieve o moderata e transitoria.

Entro giugno l’EMA dovrebbe concludere il processo di ‘rolling review‘ (una revisione continua seppur ‘accelerata’) del vaccino CureVac.

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