Vaccini e autismo: c’è un legame? La risposta della Scienza

Uno studio su oltre un milione di bambini danesi smentisce i timori sull’autismo legato ai vaccini. Ecco cosa è emerso.

È vero che i vaccini possono causare l’autismo? È una domanda che, da anni, divide opinione pubblica, genitori e anche parte della comunità scientifica. Ma ora una ricerca imponente condotta in Danimarca getta nuova luce sulla questione, con risultati solidi e rassicuranti: non esiste alcun legame tra vaccinazioni infantili e autismo. Anzi, i vaccini potrebbero addirittura offrire una protezione.

Uno studio su oltre un milione di bambini danesi

I ricercatori hanno analizzato i dati sanitari di oltre 1,2 milioni di bambini nati in Danimarca tra il 1997 e il 2018, tutti sottoposti a vaccinazioni di routine. L’obiettivo? Capire se le vaccinazioni potessero aumentare il rischio di sviluppare 50 condizioni croniche, tra cui:

  • Malattie autoimmuni, come il diabete di tipo 1
  • Allergie e asma
  • Disturbi dello sviluppo neurologico, come l’autismo e l’ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività)

L’indagine si è basata sui registri sanitari nazionali, tra cui il Medical Birth Registry danese, un database completo e aggiornato che consente di seguire l’andamento della salute infantile nel tempo.

Focus sull’alluminio nei vaccini

Poiché in Danimarca quasi tutti i bambini vengono vaccinati, i ricercatori si sono concentrati sulla quantità di alluminio ricevuta attraverso i vaccini. Questo metallo, presente in piccole dosi in alcuni vaccini, serve a potenziare la risposta immunitaria. Tuttavia, da tempo i movimenti anti-vaccino lo accusano di essere potenzialmente dannoso, in particolare per il cervello in fase di sviluppo.

Fino ad oggi, però, mancavano dati su larga scala che potessero confermare o smentire questi timori. Lo studio danese ha colmato questa lacuna, analizzando i livelli variabili di alluminio somministrati con i vaccini per verificare se una maggiore esposizione potesse aumentare il rischio di malattie croniche.

Nessun aumento di rischio: anzi, una possibile protezione

I risultati, pubblicati sulla rivista Annals of Internal Medicine, parlano chiaro: non è emerso alcun aumento significativo del rischio per nessuna delle 50 condizioni croniche esaminate. Al contrario, per alcune – incluso l’autismo – il rischio era addirittura lievemente inferiore nei bambini che avevano ricevuto dosi più alte di alluminio.

Nessun rischio nemmeno a lungo termine

Un altro dato interessante: i ricercatori hanno monitorato i bambini fino agli 8 anni d’età, quando hanno già ricevuto numerose vaccinazioni. Anche in questo caso, nessun aumento del rischio di disturbi neuroevolutivi. Anzi, i dati confermano la totale sicurezza del ciclo vaccinale completo, anche nei confronti dell’autismo.

Nel 2025, il calendario vaccinale danese include i seguenti vaccini:

  • Difterite
  • Tetano
  • Pertosse (tosse convulsa)
  • Poliomielite
  • Haemophilus influenzae tipo b (Hib)
  • Epatite B
  • Meningite B
  • Malattia pneumococcica
  • Morbillo
  • Parotite
  • Rosolia

Il mito pericoloso del vaccino MMR e l’autismo

L’associazione tra vaccino MMR (morbillo, parotite, rosolia) e autismo nasce da uno studio ormai ampiamente screditato, pubblicato nel 1998 da Andrew Wakefield, poi radiato dall’Ordine dei medici britannico per condotta “disonesta e irresponsabile”.

Wakefield sosteneva che i primi segnali dell’autismo compaiono intorno ai 15 mesi, cioè quando viene somministrato il vaccino MMR. Ma decine di studi successivi hanno smentito categoricamente questa tesi. Eppure, le conseguenze di quella pubblicazione disastrosa si fanno sentire ancora oggi.

Calo delle vaccinazioni e nuovi focolai di morbillo

Nel Regno Unito, il tasso di vaccinazione MMR nel 2025 è salito leggermente all’85,2%, ma resta ben al di sotto della soglia del 95%, indicata dagli esperti per evitare epidemie. Alcune aree di Londra registrano una copertura vaccinale inferiore al 50%.

Situazioni simili si verificano anche in città come Liverpool, Manchester e Birmingham. Proprio a Liverpool, un bambino è morto di morbillo la scorsa settimana.

Gli esperti sono chiari: senza interventi mirati per aumentare le vaccinazioni, nuovi focolai saranno purtroppo inevitabili. E con essi, altre perdite tra i più piccoli.

Aumento delle diagnosi di autismo: una realtà complessa

Mentre gli studi scientifici smentiscono il legame tra vaccini e autismo, è innegabile che le diagnosi di autismo siano aumentate negli ultimi anni. Secondo i dati più recenti, solo in Inghilterra oltre 200.000 persone sono in attesa di una valutazione.

Le cause dell’aumento sono molteplici:

  • Maggiore consapevolezza e riconoscimento del disturbo
  • Inclusione della sindrome di Asperger all’interno dello spettro autistico
  • Diagnosi talvolta non uniformi: alcune strutture danno una diagnosi positiva nell’85% dei casi, altre solo nel 35%, secondo una ricerca dell’University College London

Il Sistema Sanitario Nazionale britannico (NHS) è sotto pressione: i tempi di attesa per una diagnosi infantile superano spesso l’anno. Un portavoce del Ministero della Salute ha dichiarato che i bambini autistici stanno venendo “delusi da un sistema sanitario inefficiente”.

L’OMS: L’esitazione vaccinale è tra le 10 minacce globali alla salute

La World Health Organization (OMS) considera l’esitazione vaccinale una delle dieci maggiori minacce sanitarie globali. La disinformazione, spesso amplificata dai social media, mina la fiducia pubblica nella scienza e nella prevenzione.

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FAQ

I vaccini possono causare l’autismo?
No. Numerosi studi, incluso uno recente su oltre un milione di bambini, hanno escluso qualsiasi legame tra vaccini e autismo.

L’alluminio nei vaccini è pericoloso?
No. Le quantità sono minime e servono a rafforzare l’efficacia del vaccino. Lo studio danese conferma che non comporta rischi.

Perché allora i casi di autismo aumentano?
L’aumento è dovuto a maggiore consapevolezza, criteri diagnostici più ampi e accesso più facile alle valutazioni.

Cosa succede se non vaccino mio figlio?
Si espone il bambino a malattie gravi e si mette a rischio la salute collettiva. La copertura vaccinale è fondamentale.

Chi posso consultare per avere informazioni affidabili?
Il pediatra o il medico di famiglia sono le figure di riferimento più sicure per chiarimenti sui vaccini.

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