Emorroidi trombizzate: sintomi, cure e prevenzione per un benessere completo
Una guida completa per riconoscere e trattare le emorroidi trombizzate: sintomi, rimedi e consigli pratici.
Ti è mai capitato di avvertire un dolore acuto e bruciante quando ti siedi, accompagnato da una protuberanza rigida vicino all’ano? Potrebbero essere emorrodi trombizzate, una condizione comune ma spesso trascurata.

Cos’è un’emorroidi trombizzata?
Le emorroidi sono vene gonfie nel tratto anale o rettale, simili alle varici. Quando una vena esterna si riempie di un coagulo, si forma un’emorroidi trombizzata: dolore improvviso, infiammazione e una massa rigida, sensibilissima al tatto. A differenza delle emorroidi interne, che spesso passano inosservate, queste sono visibili, palpabili e provocano dolore acuto durante il movimento o la defecazione.
- Chi ne soffre e perché
Questo disturbo colpisce spesso giovani e adulti, specialmente in questi casi:
- Sforzi eccessivi durante l’evacuazione
- Sollevamento di pesi senza tecnica corretta
- Gravidanza e parto vaginale
- Sedentarietà e tempo prolungato sul wc
- Dieta povera di fibre e acqua
- Sovrappeso
Il rischio è maggiore nei giovani adulti, nelle donne in gravidanza e chi ha una predisposizione familiare a problemi venosi.
Sintomi da riconoscere
Individuare tempestivamente le emorroidi trombizzate è utile per intervenire in tempo. I sintomi più comuni sono:
- Protuberanza vicino all’ano, di colore blu-violetto
- Dolore intenso e improvviso
- Sensazione di pressione o “nodo” quando ci si siede
- Bruciore o prurito persistente
- Raramente, sanguinamento se la vena si rompe
Se riconosci questi segnali, rivolgiti subito a un medico: ignorarli può peggiorare la situazione.
Come si diagnosticano
La diagnosi si basa sull’esame clinico: il medico esamina visivamente e palpa l’area anale. Di solito non servono accertamenti invasivi, a meno che non ci siano sanguinamento rettale, storia di cancro del colon o sintomi atipici.
Trattamenti: quando e come
1. Terapia conservativa (da casa)
Indicata per emorroidi di piccole dimensioni o dopo le prime 72 ore:
- Bagni di seduta caldi 2–3 volte al giorno
- Analgesici da banco (ibuprofene o paracetamolo)
- Pomate a base di lidocaina, hamamelis o idrocortisone
- Impacchi freddi per ridurre il gonfiore
- Alimentazione ricca di fibre e acqua
Questi accorgimenti aiutano a ridurre il dolore e favorire la risoluzione del coagulo.
2. Intervento medico
Quando il dolore è severo o la massa è grande:
- Drenaggio ambulatoriale: piccolo intervento con anestesia locale, efficace se eseguito entro 48–72 ore, secondo l’Università del Michigan
- Emorroidectomia: asportazione completa in caso di ricorrenze gravi o persistenti
Un drenaggio tempestivo può dare sollievo quasi immediato ed evitare complicazioni come infiammazioni o infezioni.

Durata e guarigione
Senza farmaci o intervento, ci può volere 1–2 settimane perché il gonfiore si riduca. Il coagulo si riassorbe, ma può restare un piccolo “coltellino” cutaneo. Con drenaggio o intervento, la ripresa è rapida, anche se potrebbe comparire una lieve ferita locale da curare.
Possibili complicazioni
Sebbene non mortali, le emorroidi trombizzate possono causare:
- Dolore invalidante
- Infezioni locali o ascessi
- Recidive frequenti
- Fissure anali da sforzo prolongato
Ignorarle può influire sulla qualità del sonno, la mobilità, la vita lavorativa e sessuale.
Prevenzione: semplice ed efficace
Per mantenere la salute anale a lungo:
- Assumi 25‑30 g di fibre al giorno
- Bevi almeno 2 litri di acqua
- Evita di trattenere l’urgenza di andare in bagno
- Limita il tempo sul WC a 5‑10 minuti
- Fai esercizio fisico regolare
- Solleva pesi con cautela
- Tieni sotto controllo il peso corporeo
Rimedi naturali: utili o no?
Tisane alla camomilla, bagni con hamamelis, estratto di castagno d’India possono alleviare il bruciore, ma non eliminano il coagulo. Se li usi, fallo sotto supervisione medica, soprattutto in gravidanza o con terapie anticoagulanti.
FAQ
D: Le emorroidi trombizzate sono pericolose?
R: No, ma sono dolorose. Un trattamento tempestivo evita complicazioni.
D: Posso risolverle in autonomia?
R: In casi lievi, sì; ma se il dolore persiste o la massa è grande, meglio un medico.
D: Torneranno?
R: Con i giusti accorgimenti no. Una prevenzione adeguata riduce fino all’80% le recidive.
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