Pensava fosse solo gonfiore: insegnante scopre un tumore ovarico al quarto stadio
Per mesi ha creduto fosse solo un po’ di peso in più. Poi la diagnosi choc: tumore ovarico in stadio avanzato. Oggi Sharon è tornata a insegnare e lancia un messaggio a tutte le donne: “Conoscete il vostro corpo, ascoltatelo”.
“Pensavo fosse solo gonfiore, invece era un tumore ovarico al quarto stadio”: la storia di Sharon, la professoressa che invita tutte le donne a non ignorare i segnali del corpo.

Era aprile 2024 quando Sharon Withington, 55 anni, insegnante di educazione fisica in una scuola del Regno Unito, si è accorta che il suo addome era leggermente gonfio.
Sportiva, attiva e attenta all’alimentazione, ha pensato che si trattasse di qualche chilo in più o di un normale cambiamento fisico.
Non avrebbe mai immaginato che quel gonfiore, apparentemente innocuo, fosse il primo segno di un tumore ovarico al quarto stadio.
Indice dell'articolo
- 1 Dai primi sintomi alla diagnosi: cinque mesi di attesa
- 2 “Il mio addome sembrava un pallone”
- 3 “Oggi sono libera dal cancro, ma non dimentico cosa ho vissuto”
- 4 “Conosci il tuo corpo: se senti che qualcosa non va, vai dal medico”
- 5 I sintomi del tumore ovarico da non sottovalutare
- 6 Solo 1 donna su 5 sa che il gonfiore persistente può essere un sintomo di tumore ovarico
- 7 Lo sapevi che…?
- 8 FAQ
Dai primi sintomi alla diagnosi: cinque mesi di attesa
All’inizio Sharon non si è preoccupata. Ma a settembre, dopo cinque mesi di gonfiore persistente e fastidi addominali, ha deciso di consultare il medico di base per un sospetto infezione urinaria.
Le sono stati prescritti antibiotici, ma la cura non ha avuto alcun effetto.
“Dopo la seconda cura di antibiotici senza miglioramenti, mi sono promessa che sarei tornata dal medico – racconta Sharon – ma volevo prima finire una gita scolastica con i miei studenti.”
Al ritorno, il suo addome si era gonfiato in modo evidente:
“Mi guardavo e non mi riconoscevo. Io che faccio sport ogni giorno e mangio sano, sapevo che qualcosa non andava.”
Dopo nuovi esami, l’ecografia e gli esami del sangue hanno confermato il sospetto: una massa ovarica di 17 centimetri, già diffusa al fegato.
“Il mio addome sembrava un pallone”
Quando a novembre 2024 arrivò la diagnosi definitiva, il mondo di Sharon è crollato.
“Il mio stomaco si era gonfiato come un pallone, senza motivo. Avevo un dolore sordo, ma niente di insopportabile. Non avrei mai pensato a un tumore.”
Il responso: tumore ovarico avanzato, stadio 4.
Da quel momento, è iniziato un percorso durissimo: chemioterapia, immunoterapia e un’operazione di 12 ore all’ospedale The Christie NHS Foundation Trust di Manchester, uno dei centri oncologici più avanzati del Regno Unito.
A dicembre Sharon ha iniziato i cicli di chemioterapia, seguiti da un intervento chirurgico radicale nell’aprile 2025, con asportazione completa dell’utero (isterectomia) e applicazione di una chemioterapia ipertermica intra-addominale (HIPEC).
Si tratta di una tecnica complessa, disponibile solo in due ospedali del Paese, che prevede l’introduzione di farmaci chemioterapici riscaldati direttamente nell’addome per colpire le cellule tumorali residue.
“Oggi sono libera dal cancro, ma non dimentico cosa ho vissuto”
Oggi, nonostante la gravità della diagnosi iniziale, Sharon può dire di essere cancer free:
“Quando mi hanno detto che non c’erano più tracce di tumore nel mio corpo, sono rimasta senza parole. Qualcuno ha dovuto portarmi un bicchiere d’acqua, ero scioccata.”
Nonostante debba continuare la terapia con farmaci orali a vita, a causa di una mutazione genetica che la espone a recidive, Sharon guarda al futuro con gratitudine.
“Le prime sedute di chemioterapia sono state molto dure, ma ho reagito bene ai trattamenti. Ora non ho effetti collaterali importanti e sono tornata a insegnare hockey nella mia scuola. Mi sento fortunata.”
“Conosci il tuo corpo: se senti che qualcosa non va, vai dal medico”
Il messaggio di Sharon è chiaro e universale:
“Ho rimandato la visita per troppo tempo, anche se sapevo che c’era qualcosa che non andava. Il mio consiglio è di fidarsi del proprio istinto. Nessuno conosce il vostro corpo meglio di voi. Se qualcosa vi sembra strano, anche solo leggermente, fatevi controllare subito.”
La sua storia è un esempio di quanto la diagnosi precoce possa fare la differenza.
“Se fossi andata dal medico subito, forse avrei potuto evitare trattamenti così invasivi. Il sistema sanitario è stato straordinario, ma avrei potuto intervenire prima.”
I sintomi del tumore ovarico da non sottovalutare
Il cancro ovarico è tra le neoplasie più difficili da diagnosticare, perché i sintomi sono spesso vaghi e aspecifici.
Sharon oggi collabora con associazioni e medici per sensibilizzare le donne a riconoscere i segnali del proprio corpo.
Secondo gli esperti, i sintomi da non ignorare includono:
- Gonfiore addominale persistente
- Dolori o fastidi al basso ventre
- Sensazione di pienezza precoce durante i pasti
- Bisogno di urinare più spesso del solito
Altri segnali possibili sono:
- Cambiamenti nelle abitudini intestinali
- Nausea, bruciore di stomaco o cattiva digestione
- Perdita di peso inspiegabile
- Stanchezza costante o debolezza generale
Il dottor Jurjees Hasan, oncologo del Christie Hospital, spiega:
“Sharon ha reagito in modo eccezionale al trattamento. È tornata a fare ciò che ama e questo, per noi medici, è il risultato migliore possibile. Ma come per tutti i tumori, la chiave è la diagnosi precoce. Se avete gonfiore, dolori addominali o urinate più spesso, non aspettate: rivolgetevi subito al vostro medico.”
Solo 1 donna su 5 sa che il gonfiore persistente può essere un sintomo di tumore ovarico
Anche la dottoressa Nadia Ali-Ross, responsabile del settore oncologico ginecologico del Greater Manchester Cancer Alliance, sottolinea l’importanza dell’informazione:
“Solo una donna su cinque sa che il gonfiore persistente può essere un sintomo di tumore ovarico. Sapere riconoscere i segnali può letteralmente salvare una vita.”
Il suo appello è diretto:
“Se avvertite sintomi come gonfiore, dolore addominale, sensazione di sazietà precoce o bisogno frequente di urinare, e questi disturbi sono nuovi, frequenti e persistenti, non rimandate la visita dal vostro medico.”
Lo sapevi che…?
- In Italia si registrano ogni anno circa 5.000 nuovi casi di tumore ovarico.
- Nelle fasi iniziali, la malattia non presenta sintomi specifici, per questo viene spesso diagnosticata tardi.
- Se individuato precocemente, il tasso di sopravvivenza supera l’80%.
- La chemioterapia ipertermica (HIPEC), usata anche su Sharon, è una delle tecniche più avanzate contro i tumori addominali.
- Una alimentazione equilibrata e visite ginecologiche regolari aiutano a ridurre i rischi.
FAQ
Quali sono i primi sintomi del tumore ovarico?
Gonfiore persistente, dolore addominale, sensazione di pienezza precoce e bisogno di urinare più spesso.
È possibile guarire da un tumore ovarico al quarto stadio?
Le cure avanzate e la chemioterapia possono dare ottimi risultati, ma la diagnosi precoce resta fondamentale.
Ogni quanto dovrei fare controlli ginecologici?
Almeno una volta l’anno, o subito in presenza di sintomi nuovi e persistenti.
Che cos’è la HIPEC?
È una chemioterapia calda eseguita direttamente nell’addome dopo l’intervento chirurgico, per eliminare eventuali cellule tumorali residue.
Cosa consiglia Sharon alle altre donne?
“Ascoltate il vostro corpo. Se qualcosa non vi convince, andate dal medico. Non ignorate i segnali.”
 
 




