Tumore dell’endometrio: arriva in corsia un farmaco che allunga la vita
Le donne che lottano contro una forma avanzata di cancro dell’endometrio possono ora guardare al futuro con rinnovata speranza grazie all’approvazione, per l’uso diffuso nel Servizio Sanitario Nazionale britannico (NHS), di un nuovo trattamento. Lo riporta Express.

Solo il 15% delle donne sopravvive per cinque anni dopo una diagnosi di cancro dell’endometrio in stadio IV, una malattia che inizia tipicamente dal rivestimento interno dell’utero.
Secondo le autorità sanitarie, il farmaco pembrolizumab è in grado di rallentare la crescita del tumore e migliorare i tassi di sopravvivenza. Il National Institute for Health and Care Excellence (Nice) stima che ogni anno circa 2.100 donne potranno beneficiare di questa terapia. L’ente ha definito l’approvazione per l’uso nel NHS in Inghilterra un “passo avanti significativo” nel trattamento di questa patologia.
Conosciuto anche con il nome commerciale Keytruda e prodotto da Merck Sharp & Dohme, il pembrolizumab è un farmaco di immunoterapia somministrato per via endovenosa, in combinazione con i chemioterapici carboplatino e paclitaxel, e può essere prescritto fino a due anni.
I dati degli studi clinici mostrano che la combinazione di questi trattamenti riduce il rischio di morte del 26% rispetto alla sola chemioterapia, rallentando anche la progressione del tumore.
“Per le persone con carcinoma endometriale avanzato, questa combinazione innovativa offre una nuova e potente opzione terapeutica”, ha dichiarato Helen Knight, direttrice della valutazione dei farmaci di Nice. “Si tratta di un importante passo in avanti e siamo lieti di raccomandarla, nell’ottica di garantire cure di qualità nel minor tempo possibile, assicurando al contempo un uso efficiente delle risorse pubbliche”.
Ogni anno, nel Regno Unito, circa 9.700 donne ricevono una diagnosi di carcinoma endometriale, che rappresenta il tumore ginecologico più diffuso nel Paese.
“Il carcinoma dell’endometrio in stadio avanzato o recidivante ha un impatto enorme sulla qualità della vita delle pazienti. Questa approvazione è una splendida notizia: offrirà speranza, una migliore qualità di vita e migliori esiti clinici a chi è colpito”, ha commentato Helen Hyndman, infermiera capo del servizio informativo Ask Eve della charity Eve Appeal.
Peter Johnson, direttore clinico nazionale per l’oncologia di NHS England, ha aggiunto: “Portare questo trattamento a un numero sempre maggiore di pazienti nel minor tempo possibile aiuterà migliaia di donne a vivere più a lungo, dando loro la possibilità di trascorrere più tempo con i propri cari e di avere una vita migliore. Grazie al Cancer Drugs Fund dell’NHS, il trattamento è stato ora inserito rapidamente nell’uso di routine, con disponibilità immediata per più pazienti a partire da oggi”.
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