Tiroide e sintomi invisibili: un problema che riguarda 1 su 20

Cancro alla tiroide: può colpire 1 persona su 20, ma spesso resta nascosto per anni.

Il cancro alla tiroide e altri disturbi tiroidei possono restare non diagnosticati per anni, anche se in Italia – così come nel Regno Unito – possono interessare fino a 1 persona su 20. I sintomi, infatti, imitano quelli di molte altre patologie comuni, rendendo difficile un riconoscimento tempestivo.

Tiroide
Tiroide

Uno studio condotto dall’Università di Aberdeen, in collaborazione con associazioni dedicate alla salute della tiroide, ripreso dal Mirror, ha rilevato che ci vogliono in media 4,5 anni per ottenere una diagnosi corretta di un disturbo tiroideo. Questo rende tali patologie dei veri e propri “killer silenziosi”.

Perché la tiroide è così importante?

La tiroide è una piccola ghiandola a forma di farfalla, situata alla base del collo, davanti alla trachea. Nonostante le sue dimensioni ridotte, ha un ruolo fondamentale: produce ormoni che regolano funzioni vitali come:

  • Frequenza cardiaca
  • Temperatura corporea
  • Metabolismo (ovvero, come il corpo trasforma il cibo in energia)

Questi ormoni si chiamano T3 (triiodotironina) e T4 (tiroxina). Se prodotti in quantità sbagliate – troppo poche o troppo elevate – possono causare disturbi anche gravi.

Quando la tiroide è troppo attiva o troppo lenta

Un ipertiroidismo (tiroide iperattiva) può colpire chiunque, ma è 10 volte più frequente nelle donne, in particolare tra i 20 e i 40 anni.

L’ipotiroidismo (tiroide ipoattiva), invece, ha sintomi così subdoli e graduali da poter essere scambiati facilmente per altri problemi di salute. Secondo il Servizio Sanitario Nazionale del Regno Unito (NHS), molti sintomi possono essere confusi ad esempio con la menopausa, il che ritarda ulteriormente la diagnosi.

Uno studio su 1.200 pazienti: ecco cosa è emerso

L’Università di Aberdeen ha raccolto testimonianze di circa 1.200 pazienti affetti da disturbi tiroidei, dalla comparsa dei primi sintomi fino al trattamento. Ecco i dati principali emersi:

  • 95% dei partecipanti erano donne
  • In quasi due terzi dei casi, sono servite più visite mediche e un peggioramento dei sintomi prima che arrivasse una diagnosi
  • Il tempo medio per ricevere una diagnosi è stato di 4,5 anni
  • Il ritardo è ancora più lungo nei casi di ipotiroidismo

Sintomi da non sottovalutare

Sintomi dell’ipotiroidismo (tiroide poco attiva):

  • Stanchezza persistente
  • Aumento di peso
  • Depressione
  • Sensibilità al freddo
  • Pelle e capelli secchi
  • Dolori muscolari

Sintomi dell’ipertiroidismo (tiroide troppo attiva):

  • Ansia, nervosismo e irritabilità
  • Sbalzi d’umore
  • Insonnia
  • Stanchezza cronica e debolezza
  • Sensibilità al caldo
  • Gonfiore del collo (gozzo)
  • Palpitazioni o battito irregolare
  • Tremori o scatti muscolari
  • Perdita di peso inspiegabile

Serve solo un esame del sangue per saperlo

L’unico modo per accertare un problema alla tiroide è fare un esame della funzione tiroidea. Si tratta di un semplice prelievo di sangue per misurare i livelli ormonali.

In base ai risultati, il medico potrà prescrivere una terapia farmacologica, solitamente molto efficace nel regolare la funzione tiroidea.

La denuncia dei ricercatori: “I pazienti non si sentono ascoltati”

Il Professor Alexandros Zangelidis ha dichiarato:

“Le malattie tiroidee hanno conseguenze gravi e durature sul benessere, la vita sociale e lavorativa dei pazienti, anche dopo la diagnosi.”

Anche la professoressa Catia Montagna ha sottolineato un punto importante:

“In media, i pazienti non si sentono ascoltati dal personale medico e non si sentono coinvolti nel percorso terapeutico. Considerando che il problema interessa una persona su 20, andrebbe trattato con maggiore attenzione nelle strategie sanitarie.”

Tiroide: perché colpisce soprattutto le donne?

Secondo i dati dello studio, le donne hanno sei volte più probabilità di soffrire di un disturbo tiroideo rispetto agli uomini. Le ragioni sono in parte legate a:

  • Cambiamenti ormonali (gravidanza, menopausa, ciclo mestruale)
  • Predisposizione genetica
  • Malattie autoimmuni più frequenti nel sesso femminile

Cosa fare se sospetti un problema alla tiroide

Se ti riconosci in alcuni dei sintomi elencati, parlane con il tuo medico di base. È sempre meglio agire per tempo: un semplice esame del sangue può fare chiarezza.

Il trattamento precoce può migliorare la qualità della vita, prevenire complicazioni e ridurre il rischio di assenze prolungate dal lavoro o isolamento sociale.

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FAQ – Domande frequenti

Quanto è comune un problema alla tiroide in Italia?
Colpisce circa 1 persona su 20, soprattutto donne tra i 30 e i 50 anni.

I sintomi della tiroide sono sempre evidenti?
No. Possono svilupparsi lentamente e somigliare ad altre condizioni, rendendo la diagnosi difficile.

Posso fare un test della tiroide da sola?
No, serve un prelievo del sangue in laboratorio. Ma esistono anche test rapidi da banco, da usare con cautela.

La tiroide può influire sull’umore?
Sì. Ansia, depressione, nervosismo o irritabilità possono essere collegati a squilibri tiroidei.

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