Doppia remissione dal cancro: la moglie racconta il ‘prodigio’ del tarassaco
Una coppia americana racconta la storia incredibile di una doppia remissione dal cancro.
Può un semplice rimedio naturale fare la differenza quando la scienza sembra non avere più risposte? È quanto sostiene una coppia americana, protagonista di una vicenda che, pur senza alcuna conferma clinica ufficiale, sta facendo discutere. Ne parla il Mirror.

Jim Robinson, 64 anni, ex saldatore e montatore in pensione, aveva ricevuto una diagnosi devastante: cancro al colon in stadio avanzato, con metastasi al fegato e ai linfonodi. La scoperta è arrivata in modo inaspettato, dopo che Jim aveva notato tracce di sangue in seguito all’uso del bagno, inizialmente attribuite a semplici emorroidi.
Ma da quel momento è iniziato un calvario che ha visto peggiorare rapidamente le sue condizioni, al punto che un episodio di intossicazione alimentare lo ha quasi ucciso, complice un sistema immunitario gravemente compromesso. In un’occasione, i medici temevano non sarebbe arrivato al mattino seguente.
Eppure, a marzo 2025, la notizia inattesa: Jim è risultato libero dal cancro. La gioia è stata però di breve durata. Qualche mese dopo, una nuova diagnosi: questa volta si trattava di tumore dell’intestino tenue e del peritoneo, in forma diffusa e giudicato incurabile.
Indice dell'articolo
- 1 “Il cancro si era diffuso ovunque, non c’erano speranze”
- 2 “Ho sentito come un messaggio dall’alto. Poi ho visto un annuncio”
- 3 Il trattamento alternativo: tre dosi al giorno di radice di tarassaco
- 4 “La scienza non ha spiegazioni, ma qualcosa è successo”
- 5 Attenzione alle false speranze
- 6 Lo sapevi che…?
- 7 FAQ – Domande frequenti
“Il cancro si era diffuso ovunque, non c’erano speranze”
“Ci hanno detto che non c’era nulla da fare”, racconta Pegi, 64 anni, moglie di Jim ed ex consulente. “Il tumore era aggressivo, aveva invaso l’intestino e continuava a diffondersi nonostante la nuova chemioterapia. Sembrava una sentenza definitiva.”
Durante il ricovero, i medici hanno scoperto un’ostruzione intestinale causata da tessuto cicatriziale. “Mi hanno detto che se avessimo aspettato un solo giorno in più, Jim sarebbe morto”, spiega Pegi. E invece è stato proprio in quel momento che qualcosa, secondo lei, è cambiato.
“Ho sentito come un messaggio dall’alto. Poi ho visto un annuncio”
Pegi racconta di aver avvertito un’intuizione improvvisa, che l’ha spinta ad agire. “Non so spiegarlo, ma sentivo che mio marito ce l’avrebbe fatta. Poco dopo, mentre ero sui social, ho visto un annuncio su una radice naturale: il tarassaco”,
Una pianta conosciuta da secoli, spesso impiegata nella medicina tradizionale per le sue proprietà depurative e digestive. “In passato avrei alzato gli occhi al cielo e ignorato una cosa del genere”, ammette. “Ma ho deciso di informarmi: ho letto alcuni studi di laboratorio e ho visto risultati promettenti. Così sono corsa in un negozio di prodotti naturali e ho comprato l’estratto”.
Il trattamento alternativo: tre dosi al giorno di radice di tarassaco
Pegi ha iniziato a somministrare tre dosi al giorno di estratto liquido di tarassaco, versando un contagocce pieno nell’acqua del marito. I primi segnali sono arrivati subito: “In due giorni, i livelli delle proteine nel sangue associate al cancro sono scesi da 14 a 2”, racconta. “E due settimane dopo, una nuova TAC ha mostrato che tutte le lesioni erano scomparse o si erano ridotte drasticamente.”
Il 6 ottobre 2025, a sorpresa, Jim è stato dichiarato di nuovo privo di segni di malattia. Ora prosegue con una chemioterapia di mantenimento.
“La scienza non ha spiegazioni, ma qualcosa è successo”
“Gli oncologi non riescono a credere che stia così bene”, dice Pegi. “Jim è tornato com’era prima: sereno, pieno di energia e grato. Pensavo fosse impossibile, ma a volte la natura ci offre soluzioni che ignoriamo“.
Jim stesso è incredulo: da una diagnosi terminale alla remissione completa, due volte. “Per noi la vita non è finita: è appena ricominciata”, afferma la moglie.
Va però sottolineato che non esiste alcuna prova scientifica che attribuisca alla radice di tarassaco la capacità di curare il cancro. I dati disponibili provengono da studi preclinici su cellule e animali, dove è stato osservato un effetto pro-apoptotico su cellule tumorali del colon, del seno, della prostata e della leucemia, senza effetti dannosi su quelle sane.
Tuttavia, non esistono ancora studi clinici su larga scala in grado di dimostrare l’efficacia dell’estratto nel trattamento dell’uomo. Qualsiasi eventuale beneficio osservato non può essere considerato una cura.
Attenzione alle false speranze
Il caso di Jim, seppur straordinario, non può sostituire i protocolli terapeutici ufficiali. Gli specialisti invitano sempre alla massima prudenza: è fondamentale non sospendere cure mediche in favore di rimedi alternativi non validati, che potrebbero compromettere la sopravvivenza.
Il tarassaco continua a essere studiato nei laboratori per le sue possibili applicazioni oncologiche, ma per ora resta un integratore, non un farmaco. In assenza di prove certe, ogni uso deve essere discusso con il proprio medico curante.
Lo sapevi che…?
- In fitoterapia, la radice di tarassaco viene usata da secoli per favorire la funzione epatica e la digestione.
- Alcuni studi in vitro mostrano che può indurre la morte di cellule tumorali, ma non ci sono conferme cliniche sull’uomo.
- Il tarassaco è ricco di antiossidanti, ma può interferire con alcuni farmaci: è bene consultare sempre uno specialista.
- Secondo la medicina ufficiale, la chemioterapia e la chirurgia restano i trattamenti più efficaci contro i tumori diffusi.
FAQ – Domande frequenti
Il tarassaco può davvero curare il cancro?
No. Non esistono prove scientifiche certe. Alcuni studi di laboratorio mostrano effetti su cellule tumorali, ma manca evidenza clinica sull’uomo.
Jim ha interrotto le cure ufficiali?
No. Ha continuato la chemioterapia e ha assunto il tarassaco come supplemento.
È sicuro assumere la radice di tarassaco?
In genere sì, ma può interferire con farmaci. Va sempre discussa con il medico.
Come si assume l’estratto?
Nel caso di Jim, la moglie ha usato un estratto liquido, tre volte al giorno. Ma non è una cura approvata.
Ci sono altri casi simili?
Al momento non risultano segnalazioni ufficiali analoghe. La comunità scientifica osserva con cautela questi eventi isolati.
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