Lo svapo non è così innocuo: cosa emerge davvero sul rischio per il cuore

Sigarette elettroniche sotto osservazione, nuovi dati riaccendono il dibattito sulla sicurezza

Le sigarette elettroniche sono davvero meno pericolose per il cuore rispetto a quelle tradizionali?
Una nuova ricerca suggerisce che la risposta potrebbe essere più complessa di quanto si sia creduto finora.

Donna che fuma la sigaretta elettronica.

Un ampio studio scientifico ha infatti collegato l’uso delle sigarette elettroniche, note anche come vape, a un aumento del rischio di infarto e ictus. Un’associazione che emerge in modo particolarmente marcato tra gli ex fumatori di sigarette tradizionali che hanno scelto di passare allo svapo.

I risultati hanno acceso nuove preoccupazioni sulla sicurezza cardiovascolare delle e-cigarettes e spingono i ricercatori a invitare alla prudenza. L’idea che lo svapo sia una scelta priva di rischi rispetto al fumo convenzionale viene così messa in discussione da dati che meritano attenzione.

Lo studio arriva in un momento in cui lo svapo è sempre più diffuso, soprattutto nel Regno Unito, dove oggi le sigarette elettroniche sono utilizzate da più persone rispetto al tabacco tradizionale.

Cosa sono le sigarette elettroniche e perché sono considerate diverse

Le sigarette elettroniche sono dispositivi portatili che riscaldano un liquido, solitamente contenente nicotina e aromi, permettendo all’utente di inalare vapore anziché fumo. A differenza delle sigarette tradizionali, non avviene la combustione del tabacco.

Proprio questa caratteristica ha alimentato nel tempo la percezione che lo svapo esponga a livelli più bassi di sostanze chimiche nocive rispetto al fumo classico. Per molti fumatori, le e-cig sono diventate uno strumento per ridurre o abbandonare il consumo di sigarette.

Tuttavia, l’assenza di combustione non equivale automaticamente all’assenza di rischi, soprattutto sul piano cardiovascolare.

Lo studio e l’analisi dei dati

La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica BMC Public Health, si basa su una revisione sistematica e una meta-analisi di 12 studi osservazionali condotti su ampi campioni di popolazione.

Gli autori hanno analizzato i dati per verificare se l’uso delle sigarette elettroniche fosse associato a un aumento del rischio di infarto miocardico e ictus. L’obiettivo era chiarire se lo svapo potesse rappresentare un fattore di rischio indipendente, anche tenendo conto della storia di fumo tradizionale.

I risultati emersi sono stati giudicati sufficientemente significativi da sollevare nuovi interrogativi sulla sicurezza a lungo termine di questi dispositivi.

Infarto e ictus: cosa emerge dai risultati

Secondo lo studio, chi utilizza sigarette elettroniche presenta un rischio di infarto miocardico 1,53 volte superiore rispetto ai non utilizzatori. Anche il rischio di ictus risulta più elevato, con un incremento pari a 1,05 volte rispetto a chi non svapa.

Il dato più rilevante riguarda però gli ex fumatori di sigarette tradizionali che oggi utilizzano le e-cigarettes. In questo gruppo, il rischio di infarto risulta più che raddoppiato rispetto ai non utilizzatori. Il rischio di ictus è invece 1,73 volte più alto.

Questi risultati suggeriscono che lo svapo potrebbe essere associato a un rischio cardiovascolare significativo, anche dopo aver considerato l’impatto del fumo tradizionale.

Perché gli ex fumatori sembrano più esposti

L’analisi evidenzia come il passaggio dal fumo tradizionale allo svapo non azzeri automaticamente i rischi per il cuore. Gli ex fumatori che utilizzano sigarette elettroniche mostrano infatti gli aumenti di rischio più marcati.

Questo potrebbe essere legato a una combinazione di fattori. Da un lato, i danni cardiovascolari accumulati durante gli anni di fumo. Dall’altro, il possibile effetto aggiuntivo della nicotina e di altre sostanze inalate attraverso il vapore.

Lo studio non entra nel dettaglio dei meccanismi biologici ma indica chiaramente che l’uso delle e-cigarettes non dovrebbe essere considerato neutro dal punto di vista cardiovascolare.

I limiti della ricerca e la cautela degli autori

Gli stessi ricercatori sottolineano che sono necessari ulteriori studi per confermare questi risultati. Le analisi si basano su studi osservazionali, che possono individuare associazioni ma non dimostrare un rapporto di causa-effetto diretto.

Per questo motivo, gli autori invitano a interpretare i dati con cautela e chiedono nuove ricerche per fornire indicazioni più precise ai decisori politici e alle autorità sanitarie.

L’obiettivo non è demonizzare lo svapo ma comprendere meglio i suoi effetti sulla salute nel lungo periodo.

Svapo come strumento per smettere di fumare

Nonostante i nuovi dati sul rischio cardiovascolare, lo svapo resta per molti uno strumento efficace per smettere di fumare. Una revisione condotta all’inizio di quest’anno ha evidenziato che i fumatori che utilizzano sigarette elettroniche con nicotina hanno quasi il doppio delle probabilità di riuscire a smettere rispetto a chi utilizza altri prodotti sostitutivi della nicotina.

Questo aspetto rende il dibattito ancora più complesso. Da un lato, il potenziale beneficio nella riduzione del fumo tradizionale. Dall’altro, la necessità di valutare attentamente i rischi associati all’uso prolungato delle e-cigarettes.

Un equilibrio ancora da definire

La nuova ricerca non chiude il dibattito ma lo arricchisce di elementi importanti. Le sigarette elettroniche non sembrano essere una soluzione priva di conseguenze per il cuore, soprattutto per chi ha già una storia di fumo alle spalle.

Per i ricercatori e per le autorità sanitarie, la sfida è trovare un equilibrio tra la riduzione dei danni legati al tabacco tradizionale e la tutela della salute cardiovascolare nel lungo periodo.

Nel frattempo, questi dati invitano a una maggiore consapevolezza. Svapare non equivale automaticamente a eliminare i rischi e la scelta di utilizzare le e-cigarettes dovrebbe sempre essere accompagnata da informazioni complete e aggiornate.

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FAQ – Domande frequenti

Le sigarette elettroniche fanno male al cuore?
Lo studio mostra un’associazione con un aumento del rischio di infarto e ictus, soprattutto negli ex fumatori.

Svapare è più sicuro che fumare?
Può ridurre alcuni rischi legati alla combustione del tabacco ma non è privo di effetti sulla salute.

Chi non ha mai fumato rischia di più?
I dati più preoccupanti riguardano gli ex fumatori. I non fumatori rappresentano una minoranza degli utilizzatori.

Lo svapo aiuta davvero a smettere di fumare?
Sì, i dati indicano una maggiore probabilità di successo rispetto ad altri prodotti sostitutivi della nicotina.

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