Si torna all’ora solare: i consigli degli esperti per affrontare il cambio dell’ora

Anche quest’anno, come tutti gli anni, a fine ottobre arriva il secondo cambio dell’ora annuale. E sebbene non si sappia ancora se si tratterà o meno dell’ultima volta (o una delle ultime) sono sempre molte le domande e curiosità che questo particolare giorno dell’anno porta con sé.

LANCETTE INDIETRO DI UN’ORA – si guadagna un’ora di sonno ma non per questo il fisico non se ne ‘accorge’.

POSSIBILI DISTURBI DEL CAMBIO ORA – Il passaggio dall’ora solare all’ora legale e viceversa può avere infatti una serie di effetti collaterali sul benessere delle persone. Secondo la Dott.ssa Vincenza Castronovo – psicologa e psicoterapeuta esperta in medicina del sonno presso il Centro di Medicina del Sonno dell’Ospedale San Raffaele di Milano – molti fanno fatica ad abituarsi rapidamente al cambio d’ora. Sebbene lo spostamento delle lancette sia soltanto di un’ora e quindi si tratti apparentemente di un cambiamento minimo, di fatto, il fisico delle persone impiega alcuni giorni a questo adattamento, mediamente una settimana.

Esiste infatti il cosiddetto orologio biologico, legato ai ritmi circadiani, ed è naturale avere delle difficoltà quando avvengono cambiamenti improvvisi come quelli provocati dal cambio dell’ora.

Tra i sintomi/malesseri più comuni causati dal cambio dell’ora vi sono: stanchezza, irritabilità, perdita di concentrazione e produttività sul posto di lavoro, nausea e inappetenza.

RIADATTARE IL CORPO AI RITMI REGOLARI PER GRADI – Il suggerimento è quello di cominciare qualche giorno prima a posticipare di qualche decina di minuti gli orari dei pasti come quelli dell’andare a dormire.

Nei giorni successivi allo spostamento delle lancette dell’orologio, il consiglio è quello di fare movimento nella seconda parte della giornata e di prolungare l’esposizione alla luce (che sarà rigorosamente artificiale) per mandare al corpo il segnale che è ancora presto per andare a coricarsi. Se infatti si potrebbe essere tentati dalle giornate che si sono accorciate ad andare a letto prima, è bene non farlo…il risultato potrebbe essere un risveglio troppo anticipato la mattina seguente!

Categoria ‘ZOMBIE’ la più fortunata – a risentire meno di questo cambio dell’ora sono senza dubbio le persone che appartengono alla categoria degli ‘Zombie’ della ricerca Gli Italiani e Il Sonno, pari al 45% della popolazione (* ricerca commissionata da P&G Vicks a Squadrati su un campione di oltre 1.500 italiani campione età 18-64 anni, proporzionale alla popolazione residente in Italia per sesso, età e regioni.).

Si tratta infatti di quelle persone che tendono a posticipare il momento di andare a letto e poi al risveglio si trascinano per casa addormentati.

Con questo cambio dell’ora quindi, loro si troveranno quindi molto più a loro agio rispetto alle Lepri (31% degli italiani), che più facilmente cadranno nel tranello del risveglio anticipato, crollando poi la sera troppo presto rispetto al dovuto!

Da CronacaSocial: ora solare, quando arriva e quando (forse) sarà abolita.

Articoli correlati