Demenza: 7 segnali precoci che spesso vengono ignorati

In Italia, come nel resto del mondo, i casi di demenza sono in forte crescita. Capire come riconoscerne i primi sintomi può aiutare a intervenire prima e meglio, migliorando la qualità della vita del paziente e della sua famiglia.

La demenza è una condizione neurologica progressiva che colpisce in prevalenza la popolazione anziana. Il rischio di svilupparla aumenta sensibilmente con l’avanzare dell’età, in particolare dopo i 65 anni, e tende a raddoppiare ogni cinque anni. Tuttavia, in alcuni casi, può manifestarsi anche in persone più giovani, spesso già a partire dai 45 anni. Quando questo accade, le difficoltà sono ancora più complesse, non solo per il paziente ma anche per i familiari e i caregiver coinvolti.

Sonno e demenza
Sonno e demenza

Un impatto profondo sulla persona e sulla società

Prendersi cura di una persona affetta da demenza richiede un impegno continuo, fisico ed emotivo. Molti familiari si trovano costretti a ridurre l’orario di lavoro o addirittura abbandonare l’attività professionale per garantire l’assistenza necessaria. Questo comporta anche un peso economico importante, che non incide solo sulle famiglie ma sull’intero sistema sanitario e sociale. I costi legati alla demenza superano già quelli di malattie come il cancro, l’infarto e l’ictus, e sono destinati ad aumentare negli anni a venire.

La demenza frontotemporale: un tipo meno comune, ma importante da conoscere

Tra le diverse forme di demenza esistenti, una delle meno conosciute è la demenza frontotemporale (FTD). Si tratta di una patologia degenerativa che colpisce prevalentemente i lobi frontali e temporali del cervello, le aree legate al comportamento, alla personalità e al linguaggio.

Spesso la demenza frontotemporale viene confusa con altre condizioni neurologiche o psichiatriche, come la schizofrenia, l’Alzheimer o l’afasia. Tuttavia, presenta delle caratteristiche specifiche che possono aiutare a distinguerla, soprattutto se individuate in fase iniziale.

I segnali da non sottovalutare

Riconoscere i segnali precoci della demenza è fondamentale per ottenere una diagnosi tempestiva e accedere a percorsi di cura e supporto adeguati. Di seguito alcuni sintomi che meritano attenzione:

📌 Difficoltà nella gestione degli oggetti personali

È normale dimenticare ogni tanto dove si sono lasciati gli occhiali o le chiavi. Ma quando questi episodi diventano frequenti, o si iniziano a trovare oggetti fuori posto in luoghi insoliti, può essere un campanello d’allarme. Esempi ricorrenti sono: il telecomando nel frigorifero o generi alimentari riposti tra i prodotti per la pulizia.

📌 Problemi di linguaggio

Una delle prime aree a essere colpite può essere la capacità di comunicare. La persona potrebbe iniziare ad avere difficoltà a trovare le parole giuste, oppure usare parole fuori contesto. Non si tratta solo di dimenticanze occasionali, ma di un disturbo progressivo del linguaggio che può rendere difficile seguire una conversazione o esprimere pensieri in modo coerente.

📌 Perdita della memoria recente

La memoria a breve termine è spesso tra le prime funzioni cognitive a deteriorarsi. Il paziente può dimenticare eventi appena accaduti, non ricordare nomi di persone conosciute o ripetere più volte le stesse domande. Anche l’apprendimento di nuove informazioni diventa più difficile. Questo tipo di sintomo è tra i più riconosciuti e diffusi nella popolazione affetta da demenza.

📌 Cambiamenti dell’umore e del comportamento

Le alterazioni dell’umore sono un altro possibile segnale precoce. La persona può passare rapidamente da uno stato di calma a reazioni di rabbia, tristezza o agitazione, senza motivi apparenti. Oppure può diventare più chiusa, ansiosa o disinteressata a situazioni che in passato le suscitavano piacere o coinvolgimento. Anche il tono dell’umore generale può cambiare, diventando più cupo o instabile.

📌 Confusione spazio-temporale

La persona affetta da demenza può perdere l’orientamento, anche in luoghi familiari o percorsi quotidiani. Non è raro che si smarrisca mentre cammina in quartieri che conosce da anni, o che non riesca a tornare a casa. Anche la percezione del tempo può essere alterata, con episodi in cui non distingue correttamente il passato dal presente, o confonde eventi lontani con fatti recenti.

📌 Difficoltà nella pianificazione e nella concentrazione

Organizzare una giornata, gestire un’agenda, portare a termine semplici attività quotidiane come fare la spesa o cucinare può diventare una sfida crescente. La persona fatica a seguire una sequenza logica di azioni, o si distrae facilmente, perdendo il filo del discorso o dell’attività che stava svolgendo.

📌 Confusione tra persone e ricordi

Con l’avanzare della malattia, può diventare difficile riconoscere i volti delle persone care, o associare i nomi ai volti. In alcuni casi, la persona può confondere i familiari attuali con figure del passato, come i propri genitori, o dimenticare i nomi dei nipoti, creando un senso di disorientamento anche nei rapporti affettivi.

Lo sapevi che…?

La demenza non è una conseguenza naturale dell’invecchiamento. Anche se l’età è un fattore di rischio, non tutte le persone anziane sviluppano questa malattia. Inoltre, uno stile di vita sano, una buona alimentazione, attività mentale e fisica regolare possono contribuire a ritardarne l’insorgenza o rallentarne la progressione.

Quando rivolgersi al medico?

Non tutti i segnali sopra descritti indicano necessariamente una forma di demenza, ma è importante non ignorarli. Se un familiare mostra più di uno di questi sintomi in modo ricorrente, è bene consultare il medico di base o uno specialista in neurologia. Una diagnosi precoce consente non solo di avviare un percorso terapeutico, ma anche di pianificare il futuro con maggiore consapevolezza.

FAQ

La demenza può colpire anche i giovani?
Sì, in rari casi può manifestarsi prima dei 65 anni, soprattutto nella forma frontotemporale.

La demenza si può curare?
Attualmente non esiste una cura definitiva, ma ci sono terapie che rallentano la progressione della malattia e migliorano la qualità della vita.

Qual è la differenza tra Alzheimer e demenza?
L’Alzheimer è la forma più comune di demenza, ma ne esistono anche altre, come la demenza vascolare o la demenza frontotemporale.

È normale diventare smemorati con l’età?
Una lieve perdita di memoria può essere fisiologica. Tuttavia, quando la dimenticanza interferisce con la vita quotidiana, va approfondita.

Come si può prevenire la demenza?
Non esiste una prevenzione certa, ma una vita attiva mentalmente e fisicamente, una dieta equilibrata e controlli medici regolari aiutano a ridurre il rischio.

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