Scoperto un ‘potere’ inatteso del peperoncino, i risultati di uno studio italiano

Il peperoncino (Capsicum) ha molti benefici per la salute. Ricco di vitamine C, B6 e K, è anche fonte di ferro, rame e manganese. Contribuisce alla perdita di peso, migliora la digestione, protegge il rivestimento dello stomaco… Infine, ridurrebbe il rischio di cancro, diabete o malattie cardiovascolari. Lo riporta MaxiSciences.com.

L’elenco delle sue proprietà terapeutiche è in crescita grazie a un nuovo studio, pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology a dicembre 2019. La ricerca ha dimostrato che il consumo regolare di questo condimento ridurrebbe il rischio di morte per infarto o ictus.

Lo studio è stato condotto nel Molise, dove il peperoncino è un ingrediente comune, in particolare nelle penne all’arrabbiata. È stato studiato il rischio di morte di quasi 23.000 partecipanti. In totale, lo stato di salute e le abitudini alimentari delle persone sono state esaminate per una media di otto anni.

È stato, quindi, scoperto che nei volontari che hanno mangiato peperoncini almeno quattro volte a settimana è stato riscontrato un rischio di morte per tutte le cause inferiore del 23% rispetto agli altri. Il rischio di morte per infarto è stato ridotto del 40%. Quella della morte per ictus, ridotta di oltre la metà.

Un dato interessante è che la protezione contro il rischio di mortalità è indipendente dal tipo di alimentazione seguita, ha affermato in un comunicato Marialaura Bonaccio, autrice principale dello studio ed epidemiologa dell’Istituto di Neurobiologia del Mediterraneo (INMED).

«In altre parole, qualcuno può seguire una dieta mediterranea sana, qualcun altro può mangiare in modo meno sano, ma per tutti il ​​peperoncino ha un effetto protettivo».

Secondo Licia Iacoviello, direttrice del dipartimento di epidemiologia e prevenzione dell’INMED e professoressa all’Università dell’Insubria (Italia), i benefici del peperoncino sono stati trasmessi istintivamente attraverso la cultura alimentare italiana: «Lo vediamo appeso ai balconi italiani e persino raffigurato nei gioielli. Nel corso dei secoli al suo consumo sono state associate proprietà benefiche di ogni tipo, principalmente sulla base di aneddoti o tradizioni, se non magiche».

Sebbene i risultati non dimostrino una relazione di causa-effetto, ma un’associazione, i ricercatori intendono studiare i meccanismi biochimici che rendono il peperoncino e i suoi genitori, che contengono anche la capsaicina, buoni per la salute.

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