Scoperta la variante bretone del coronavirus

  • Scoperta in Francia una nuova variante bretone nella Côtes d’Armor e nel Finistère.
  • L’attenzione è posta sul mancato riconoscimento della variante da parte dei test virologici, questo comporterebbe una sottodiagnosi.
  • Non è possibile, al momento, definire il grado di contagiosità e gravità rispetto al ceppo conosciuto.

In Francia è stata individuata una nuova variante del Coronavirus, quella bretone.

La nuova variante francese ‘sfuggente’

Ormai da un anno viviamo la pandemia da Covid-19 tra distanziamenti e precauzioni da adottare, i vaccini sembrano la ‘speranza’ alla fine di questa ondata imprevista.

I decessi da Coronavirus in Italia ad oggi sono 102.000+354 secondo i dati di ieri.

In questo contesto preoccupante, aumenta anche l’apprensione verso le nuove varianti considerando che è un virus tendente alla mutazione: scoperta la variante ‘bretone’ nella Côtes d’Armor e nel Finistère.

A diffondere la notizia è stata la Direzione generale della Sanità (DGS), secondo cui “l’analisi molecolare effettuata dall’Istituto Pasteur rivela una nuova variante portatrice di nove mutazioni”.

L’attenzione è posta su un possibile “mancato riconoscimento da parte dei test virologici che porta ad una sottodiagnosi” e la sua trasmissibilità e gravità.

Tra gli 8 casi registrati con la nuova variante nel focolaio apparso nell’ospedale Lannion, nel Nord-Ovest del Paese, diversi pazienti – pur presentando i sintomi da Covid-19 – hanno dato risultati negativi nei test molecolari effettuati.

Di conseguenza, non è prevedibile attualmente dare conclusioni sulla gravità o una maggiore contagiosità rispetto al ceppo conosciuto.

Quello che si cercherà di determinare sarà se i vaccini attualmente immessi in commercio sono efficaci con questa nuova variante bretone.

Quella delle varianti è una lista che tende ad aumentare ma c’è da considerare che la mutazione del genoma di un virus è del tutto un evento naturale.

Tuttavia, il nuovo ceppo è classificato nella categoria da ‘monitorare’ visto che potrebbe rendere i soggetti asintomatici ‘nascosti’, sfuggenti al test.

Ad oggi, le varianti a fare più paura restano 3 ovvero quella inglese, brasiliana e quella sudafricana.

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