Scoliosi: cos’è, cause, sintomi e rimedi

Ti sei accorto di far parte di quel 3% della popolazione affetta da scoliosi. Questa è una patologia costellata da false credenze non supportate da evidenze scientifiche a sostegno della causa. Determinata da alcuni sport, forme nutrizionali, cattive posture, etc.? La risposta è no. Nell’80% dei casi viene definita idiopatica, con causa non nota.

Scoliosi, questa (semi) sconosciuta

Generalmente asintomatica, la scoliosi è una patologia che consiste nella deviazione laterale della colonna vertebrale e può sfociare nella cosiddetta “gobba”, esteticamente evidente.

Da non confondere con l’atteggiamento scoliotico, dato da una scorretta postura e molto frequente tra i banchi di scuola.

Conosciuta come patologia, sconosciuta invece è la causa.

Nell’80% dei casi si parla di scoliosi idiopatica, con causa non nota, se non nei casi di scoliosi malformativa congenita o secondaria a traumatismi, a malattie neurologiche, genetiche, metaboliche etc. La componente genetica sembra rivestire un ruolo importante.

In base all’età in cui la patologia viene osservata si definisce “infantile” (da 0 a 3 anni), “giovanile” (tra 4 e 10 anni), “adolescenziale” (dagli 11 anni) e dell’”adulto” (dai 18 anni).

Diversi invece sono i tipi di scoliosi in base alla sua localizzazione:

  • Scoliosi lombare.
  • Scoliosi dorso-lombare.
  • Scoliosi dorsale.
  • Scoliosi cervico-dorsale.

Evidenze hanno dimostrato come siano le donne, rispetto agli uomini, ad avere un maggior rischio di peggioramento. La sintomatologia comune è di seguito elencata, nonostante sia variabile da individuo a individuo:

  • Spalle ad altezza differente.
  • Testa in posizione non molto centrale rispetto al bacino.
  • Anca sollevata e prominente.
  • Coste ad altezza differenti.
  • Fianchi irregolari.
  • Inclinazione del corpo verso un lato.

Per una corretta diagnosi bisogna rivolgersi ad uno specialista che eseguirà una valutazione obiettiva in posizione eretta (ortostatismo) valutando uno dei segni identificativi.

Per accertare la presenza di scoliosi, ad ogni modo, è necessario sottoporsi ad un esame diagnostico della colonna vertebrale (radiografia, tomografia computerizzata o risonanza magnetica).

Prevenzione e rimedi

Il rischio di scoliosi è maggiore nell’età dove avviene l’accrescimento scheletrico, è importante quindi una terapia preventiva.

Nell’età adulta il rischio di una progressione patologica che fa emergere dolore e deformità, è più basso per le scoliosi con gradi inferiori a 30, maggiore per i gradi maggiori a 50.

Sono diversi gli approcci per una terapia precoce:

  • Esercizi.
  • Ricorso ad una terapia ortesica.

Il nuoto non risulta essere il mezzo primario di prevenzione, piuttosto bisogna privilegiare sport di carico.

In alcune forme di scoliosi può essere indicata una chinesiterapia con una sorveglianza periodica.

Nelle forme significative e strutturate, il trattamento maggiormente indicato è il corsetto ortopedico, nei casi più gravi può essere indicata una terapia chirurgica.

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