Saturimetro: cos’è, come funziona e quale scegliere?

Tra pandemia da Coronavirus e sintomi respiratori associati, l’acquisto del saturimetro in alcuni casi diventa necessario. Voler valutare l’ossigenazione del sangue comporta un monitoraggio continuo e rassicurante. Lo strumento-sentinella inizierà ad emettere un ‘bip’ nel momento di un abbassamento dei livelli di SpO2 nel sangue arterioso al di sotto della soglia pre-impostata.

Saturimetro: cos’è e come funziona

Con uno strumento di facile utilizzo come il saturimetro (o pulsiossimetro, o ossimetria) è possibile misurare anche a casa due parametri:

  • Saturazione di ossigeno dell’emoglobina del sangue arterioso periferico.
  • Frequenza cardiaca.

Questo strumento può essere utilizzato su chiunque, dal neonato all’adulto, non arrecando nessun danno data la sua assenza d’invasività.

Non apporta dolore ma suggerisce una serie di parametri vitali utili a tenere sotto controllo l’andamento dello stato di salute del paziente.

Come funziona?

Si tratta di un semplice dispositivo a forma di ‘pinza’ che viene inserito in un dito di una mano (nel neonato nel piede) costituito da due parti:

  1. La prima parte è formata dalla sonda che rileva le misurazioni per cui è stato creato e viene posizionata nel dito.
  2. La seconda parte è formata da un monitor che segnala i valori numerici elaborati, è l’unità di calcolo che mostra: %SpO2 (saturazione di ossigeno) e i bpm (numero dei battiti cardiaci al minuto).

Per quanto possa essere immediato il suo utilizzo, meno lo è l’interpretazione dei dati numerici: una rapida spiegazione.

Iniziamo dai battiti cardiaci, sul saturimetro vengono indicati quanti battiti il cuore compie in un minuto ovviamente questo parametro varia a seconda dell’età e al tipo di sforzo che si sta compiendo.

I valori normali della frequenza cardiaca variano in base alle fasce di età, così distinti:

  • Neonati, da 80 a 180 bpm.
  • Bambini, da 80 a 100 bpm.
  • Adolescenti, da 70 a 120 bpm.
  • Adulti, da 60 a 90 bpm.

Si parla di valori normali di saturazione di ossigeno quando questi si trovano al di sopra del 95%. In caso di un parametro inferiore si noterà un’ ‘ipossia’ (insufficiente presenza di O2 nei tessuti) che può essere di tipo lieve (91-94%), moderata (86-90%) e grave (da 85% ingiù).

Adesso che si è compreso cos’è e come funziona il saturimetro è il momento dell’acquisto. Quale scegliere?

Intanto, bisognerà orientarsi su un saturimetro professionale in modo tale che non ci siano errori nella misurazione e nell’indicazione dei valori rilevati.

Sono diversi i modelli e variano in base ai tipi di indicazioni forniti, la presenza di funzioni extra, il tipo di batterie e la modalità di trasporto e utilizzo (si distinguono in: da dito o da polso che rileva anche tutti i parametri durante il sonno).

Se volete leggere tutte le caratteristiche e approcciarvi al dispositivo migliore rispetto alla vostra esigenza e valutare anche il rapporto qualità/prezzo, il saturimetro può essere acquistato su Amazon.

  1. Pulsiossimetro ViAtom (con app gratuita android e iOS, archivia i dati ricevuti). Prezzo circa 29,99 euro.
  2. Oxy 35100 (con allarme acustico e tono pulsazioni), prezzo di circa 120 euro.

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