Quando un cane si lecca spesso il sedere può essere un problema

Non è affatto raro che i cani si lecchino spesso il sedere. Il problema, però, sorge quando è un’azione continua e ripetuta nel tempo.

Ora, le ghiandole perianali (comunemente chiamate sacche) nei cani sono due: una su ciascun lato dell’ano. Esse producono un liquido molto odoroso e piccole quantità di esso vengono rilasciate ogni qual volta l’animale defeca. Questa sostanza è probabilmente usata per marcare il territorio e spaventare i predatori.

Occasionalmente, però, le sacche anali diventano un problema medico. Non esiste una specifica razza, colore o taglia che sia predisposta a svilupparne uno. Per nessun motivo apparente, alcuni animali hanno un disagio e altri no. Inoltre, i cani sono più colpiti rispetto ai gatti.

Un veterinario, quindi, consigliare la rimozione chirurgica delle sacche anali se necessario. Si tratta di una procedura delicata, non senza rischi:

  • C’è un piccolo rischio di infezione. Sebbene l’area sia accuratamente lavata prima dell’intervento chirurgico, operare vicino all’ano non è una procedura del tutto stabile. Inoltre, il contenuto delle sacche anali è sporco e pieno di batteri;
  • C’è un piccolo rischio di disagi futuri se l’intera sacca non viene rimossa. Anche se un piccolo pezzo viene lasciato, può causare un’infezione ritardata. Pus e / o secrezioni traspireranno costantemente attraverso un piccolo buco nella pelle vicino all’ano. Ciò richiederà un secondo intervento chirurgico per rimuovere il tratto drenante e il tessuto che causa il problema;
  • C’è anche un piccolo rischio di incontinenza. La continenza o la capacità di controllare le feci è l’opposto dell’incontinenza. Quando un cane è incontinente, defeca praticamente ovunque, senza nemmeno esserne consapevole. La continenza è controllata da un muscolo chiamato sfintere anale. In realtà, ce ne sono due: uno all’interno e uno all’esterno. Le sacche anali si trovano tra i muscoli dello sfintere esterno e interno. Quindi, per rimuovere una sacca anale, non c’è scelta: bisogna tagliare lo sfintere, per cui c’è il rischio di incontinenza se il muscolo sottile non viene suturato perfettamente alla fine dell’intervento.

Una volta asportate le sacche si può procedere a una biopsia per individuare la condizione che ha portato al disagio il cane e può essere riscontrata la sacculite anale cronica che è benigna, ovvero un’irritazione continua alle sacche anali.

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