Quali sono i 7 campanelli d’allarme della SLA?

Una malattia neurodegenerativa progressiva nell’adulto che determina una serie di conseguenze gravi nella vita di chi ne è affetto, stiamo parlando della SLA, la Sclerosi Laterale Amiotrofica.

Slerosi Laterale Amiotrofica: cos’è?

La Slerosi Laterale Amiotrofica o SLA è una malattia che interferisce gravemente con l’equilibrio psico-fisico; di tipo neurodegenerativa progressiva determina la perdita dei motoneuroni spinali, bulbari e corticali che conduce alla paralisi dei muscoli volontari fino a coinvolgere anche quelli respiratori e condurre alla morte.

La vita viene completamente stravolta, le attività che si svolgevano prima progressivamente nel tempo non si potranno più adempiere e stiamo parlando anche di gesti semplici come il tenere una forchetta in mano

Perché? I motoneuroni sono delle cellule responsabili della contrazione dei muscoli volontari (quindi coinvolti principalmente nel movimento) ma anche nelle funzioni di vitale importanza: diventerà difficoltoso deglutire, parlare e non per ultimo respirare.

Ogni attività di vita quotidiana e sociale diventerà un’immagine lontana, un ricordo sbiadito e non perché la memoria o le funzioni cognitive e sensoriali vengono meno piuttosto perché non si potrà più fare ciò che prima era di normale compiutezza.

Le difficoltà in cui possono andare incontro i pazienti affetti sono sull’apprendimento, la concentrazione e il linguaggio.

Solamente ad un 15% di essi viene riconosciuta la demenza frontotemporale (FTD) causata dal progressivo deterioramento dei neuroni situati nel lobo frontale del cervello, aree che controllano il pensiero, il linguaggio, il comportamento, parte del movimento: si assiste a cambi di personalità improvvisi.

Una malattia che purtroppo colpisce tra i 40 e i 70 anni (maggiormente gli uomini), in Italia si stima ne siano affette circa 6000 ma la prevalenza è in aumento.

La causa d’insorgenza non è ancora nota, in alcuni casi è ereditata.

Tuttavia sono stati definiti dei fattori di rischio:

  • Ereditarietà
  • Età (il rischio aumenta con l’aumentare dell’età)
  • Sesso (colpisce più gli uomini)
  • Genetici
  • Fumo (come fattore ambientale)

Ciò che preoccupa maggiormente sono le conseguenze della progressione di questa malattia dai problemi di respirazione (potrebbe condurre ad una tracheostomia), ai problemi nel parlare sempre più grave, ai problemi alimentari (viene compromessa la deglutizione e si presentano malnutrizione e disidratazione), alla demenza (come già descritta).

Attualmente non esistono delle vere e proprie cure per la SLA poiché non si conosce il meccanismo della malattia piuttosto sono diffusi dei trattamenti a supporto della qualità della vita e la sopravvivenza prolungata.

I campanelli d’allarme

1) Difficoltà a camminare o svolgere le normali attività quotidiana
2) Debolezza nella gamba, nei piedi o nelle caviglie
3) Debolezza o goffaggine della mano
4) Discorso confuso o difficoltà a deglutire
5) Crampi muscolari e contrazioni di braccia, spalle e lingua
6) Pianto, ridere o sbadiglio inappropriati
7) Cambiamenti cognitivi e comportamentali

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