Un gas invisibile che uccide i tumori: lo studio tedesco
Il plasma freddo può distruggere le cellule tumorali in profondità: una scoperta tedesca apre nuove strade nella lotta al cancro.
Un gas invisibile capace di colpire i tumori dove la chirurgia non arriva: ecco cosa hanno scoperto i ricercatori tedeschi grazie a modelli 3D avanzati.

Immaginate un gas che non potete vedere, ma che può penetrare nei tessuti e colpire le cellule tumorali fino in profondità. Fantascienza? No, è scienza. Secondo uno studio pubblicato nel 2025 sulla rivista Trends in Biotechnology, un team tedesco ha dimostrato che il plasma freddo può uccidere le cellule tumorali, anche quelle più difficili da raggiungere.
Indice dell'articolo
- 0.1 Che cos’è il plasma freddo e perché è così promettente
- 0.2 Il plasma penetra nei tessuti e agisce dove serve
- 0.3 Un’arma post-operatoria contro le recidive
- 0.4 Verso trattamenti più mirati e meno invasivi
- 0.5 Cosa significa tutto questo per il futuro della medicina
- 0.6 Una tecnologia che sta uscendo dai laboratori
- 0.7 FAQ – Domande frequenti
- 1 Iscriviti ai nostri canali per ricevere aggiornamenti sulla salute
Che cos’è il plasma freddo e perché è così promettente
Il plasma freddo è uno stato particolare della materia. Non è né solido, né liquido, né gassoso. È composto da gas ionizzati che generano molecole altamente reattive, in particolare specie reattive dell’ossigeno e dell’azoto (ROS e RNS). Queste molecole hanno una vita brevissima, ma sono in grado di modificare in modo profondo il comportamento delle cellule, anche quelle malate.
Secondo i ricercatori dell’Istituto Leibniz per la Scienza e la Tecnologia del Plasma (INP), “l’effetto del plasma nei tessuti è ancora poco compreso, ma è molto più profondo di quanto si pensasse”. Ed è proprio per capire meglio questa dinamica che il team ha sviluppato un modello tridimensionale di tumore: una struttura a base di idrogel che simula in modo realistico i tessuti umani.
Il plasma penetra nei tessuti e agisce dove serve
Utilizzando questo modello 3D, i ricercatori hanno osservato come il plasma freddo riesca a generare molecole come il perossinitrito, una sostanza molto instabile ma capace di penetrare fino a diversi millimetri all’interno dei tessuti. Questo è un risultato importante, perché dimostra che il plasma freddo non si limita a un’azione superficiale, ma può colpire cellule tumorali in profondità.
Una scoperta sorprendente riguarda invece il perossido di idrogeno (la comune acqua ossigenata), finora ritenuto un attore chiave nell’effetto antitumorale del plasma. I ricercatori hanno dimostrato che anche eliminando il perossido di idrogeno, l’effetto del plasma sulle cellule tumorali rimane efficace, segno che altre molecole, come il perossinitrito, hanno un ruolo fondamentale.
Un’arma post-operatoria contro le recidive
Il potenziale del plasma freddo non si ferma qui. Gli scienziati hanno anche simulato una ferita chirurgica contenente cellule tumorali residue, come può accadere dopo l’asportazione di un tumore. Applicando il plasma freddo direttamente sui bordi della zona operata, hanno osservato una forte riduzione delle cellule tumorali, comprese quelle che avevano iniziato a invadere i tessuti circostanti.
Questo apre la strada a nuove applicazioni post-operatorie, dove il plasma potrebbe essere usato per eliminare le cellule residue e ridurre il rischio di recidive. Una tecnologia potenzialmente rivoluzionaria, soprattutto per i tumori difficili da trattare o da rimuovere completamente con la chirurgia.
Verso trattamenti più mirati e meno invasivi
Il professor Sander Bekeschus, responsabile del programma di ricerca in medicina plasmatica all’INP, ha dichiarato:
“Più comprendiamo quali molecole agiscono nei tessuti, più potremo colpire in modo preciso i tumori”. — Prof. Sander Bekeschus, Istituto INP, 2025.
La prospettiva è quella di trattamenti più efficaci, selettivi e meno invasivi. Non si tratta di sostituire le terapie esistenti, ma di affiancarle, migliorando i risultati e riducendo gli effetti collaterali.
Cosa significa tutto questo per il futuro della medicina
Questa scoperta rappresenta un passo avanti significativo nella ricerca oncologica. L’uso del plasma freddo, se confermato da studi clinici su larga scala, potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui affrontiamo il cancro.
Ecco alcuni possibili sviluppi nei prossimi anni:
- Trattamenti locali post-operatori per ridurre le recidive
- Terapie mirate per tumori profondi o inoperabili
- Applicazioni combinate con la chemioterapia o l’immunoterapia
- Strumenti chirurgici dotati di plasma freddo per uso intraoperatorio
Una tecnologia che sta uscendo dai laboratori
Anche se il plasma freddo è ancora in fase sperimentale per l’uso oncologico, viene già impiegato in altri ambiti medici, come:
- Disinfezione di ferite croniche
- Sterilizzazione di strumenti
- Dermatologia (verruche, acne)
- Igiene dentale
Questa versatilità fa pensare che non sia lontano il giorno in cui anche l’oncologia potrà beneficiarne su larga scala.
FAQ – Domande frequenti
Cos’è il plasma freddo?
È uno stato della materia formato da gas ionizzati a bassa temperatura, capaci di generare molecole reattive.
Può davvero uccidere le cellule tumorali?
Sì, secondo recenti studi, è in grado di penetrare nei tessuti e distruggere cellule cancerose anche in profondità.
È già usato in ospedale?
Non ancora per i tumori, ma è impiegato in altre aree mediche. Sono in corso studi clinici per validarne l’efficacia oncologica.
È doloroso o invasivo?
No, il trattamento con plasma freddo è indolore e non danneggia i tessuti sani.
Potrà sostituire la chemioterapia?
Non a breve, ma potrebbe diventare un’arma complementare per migliorare i risultati terapeutici.