Gin tonic: fa davvero bene? Tutta la verità sul cocktail più amato
Da rimedio anti-malaria a drink light: il gin tonic ha ancora un posto nei bicchieri degli inglesi. Ma fa davvero bene alla salute?
C’è una celebre frase attribuita a Winston Churchill: “Il gin tonic ha salvato più vite e menti inglesi di tutti i medici dell’Impero”. Un’affermazione che, oltre a far sorridere, racconta quanto questa bevanda alcolica sia radicata nella cultura britannica. Eppure, dietro quel bicchiere trasparente dal gusto amarognolo, si cela una storia molto più lunga — e un dibattito ancora aperto sugli eventuali benefici per la salute.

Oggi, il gin tonic continua a essere uno dei cocktail più popolari nel Regno Unito, ma anche in Italia la sua fama è in costante crescita, soprattutto tra chi cerca un’alternativa alcolica meno calorica rispetto ad altri drink. Tuttavia, è davvero una scelta “più salutare”? E cosa c’è di vero nei racconti che lo vogliono curativo?
Vediamolo insieme, tra storia, scienza e un pizzico di leggenda.
Indice dell'articolo
- 1 Origini coloniali di un cocktail intramontabile
- 2 Gin tonic e salute: realtà o illusione?
- 3 Attenzione al mixer: tonica sì, ma quale?
- 4 Fa dimagrire? Un confronto numerico
- 5 Nessun vero beneficio dal chinino moderno
- 6 Ginepro e antiossidanti: mito da smentire
- 7 Come preparare Gin e Tonic
- 8 Lo sapevi che…?
- 9 FAQ – Domande frequenti sul gin tonic
Origini coloniali di un cocktail intramontabile
La nascita del gin tonic affonda le radici nel XIX secolo, durante il periodo coloniale britannico in India. All’epoca, il chinino — principio attivo estratto dalla corteccia dell’albero di china — era l’unico rimedio conosciuto per prevenire la malaria. Tuttavia, il chinino ha un sapore estremamente amaro. Per renderlo più gradevole, gli ufficiali britannici iniziarono a mescolarlo con acqua, zucchero, lime e una dose generosa di gin.
Così nacque quello che oggi conosciamo come gin tonic: una bevanda dissetante, leggermente amara, diventata simbolo della resistenza britannica al caldo tropicale e alla malattia.
Gin tonic e salute: realtà o illusione?
L’idea che il gin tonic faccia bene alla salute è sopravvissuta fino ai nostri giorni, anche se in forme più “moderne”. Alcuni nutrizionisti oggi sostengono che, tra tutte le opzioni alcoliche, il gin tonic possa essere una delle meno dannose, se consumato con moderazione.
Lo afferma Ruchi Bhuwania Lohia, nutrizionista specializzata in longevità, ripresa dal Daily Mail:
“Non c’è dubbio che ogni bevanda alcolica abbia un impatto negativo sulla salute a lungo termine. Tuttavia, nella pratica clinica, vedo che per molti eliminare completamente l’alcol non è realistico. Quindi fare scelte più sensate può fare la differenza”.
Il gin, rispetto ad altri alcolici, ha un contenuto calorico inferiore. Una singola dose da 30 ml apporta circa 50 calorie, contro le 130 di un bicchiere di vino o le 200-300 di una pinta di birra. Inoltre, il gin è un distillato chiaro, quindi più facile da metabolizzare.

Attenzione al mixer: tonica sì, ma quale?
Un altro aspetto da considerare è il tipo di acqua tonica usata. La versione “light” o senza zucchero contiene circa 30 calorie ogni 200 ml, mantenendo così un gin tonic al di sotto delle 100 calorie complessive.
“Il mixer scelto è fondamentale”, sottolinea Lohia. “Se si usa una bibita come la Coca-Cola, si ingerisce molto più zucchero, con effetti simili a quelli di liquori dolci come il Porto”.
Il nutrizionista GQ Jordan, molto seguito sui social, aggiunge:
“I mixer zuccherati alterano l’equilibrio glicemico e possono aumentare il desiderio di cibi spazzatura, come il kebab di fine serata. Quindi, oltre alle calorie del drink, si aggiungono quelle del cibo”.
Fa dimagrire? Un confronto numerico
Secondo i dati del Servizio Sanitario Britannico (NHS), un uomo inglese medio consuma circa 17,6 unità di alcol a settimana, equivalenti a 8-9 pinte di birra. Sostituendo quella quantità con gin tonic (una dose per bicchiere), si potrebbero tagliare fino a 900 calorie settimanali, con una potenziale perdita di oltre 6 kg in un anno.
Va comunque ricordato che il limite consigliato è 14 unità di alcol settimanali. Superarlo, anche con bevande più leggere, espone comunque a rischi per la salute.
Nessun vero beneficio dal chinino moderno
Tornando alle origini, viene spontaneo chiedersi: il gin tonic protegge ancora dalla malaria?
La risposta è no. L’acqua tonica di oggi contiene una quantità decisamente inferiore di chinino rispetto al passato. Per avere un’efficacia preventiva, servirebbe una dose terapeutica di 14 grammi per chilogrammo di peso corporeo ogni otto ore — l’equivalente di circa 14 gin tonic ogni otto ore. Un’assurdità dal punto di vista medico e un rischio per il fegato.
Inoltre, un eccesso di chinino può causare effetti collaterali come aritmie cardiache, ipoglicemia e reazioni allergiche.
Ginepro e antiossidanti: mito da smentire
Un altro mito ricorrente è che il gin, essendo a base di bacche di ginepro, sia ricco di antiossidanti. È vero che queste bacche contengono flavonoidi, vitamina C e sostanze antinfiammatorie, ma la quantità presente in un singolo bicchierino è trascurabile.
“Non c’è alcun beneficio reale dagli antiossidanti nel gin o dal chinino nella tonica”, chiarisce Jordan. “È importante fare scelte consapevoli, senza illudersi che il gin tonic sia una bevanda salutare”.
Il suo consiglio?
“Bevete due drink che vi piacciono davvero, alternate con acqua e poi passate a opzioni analcoliche”.
Come preparare Gin e Tonic
Per preparare un Gin Tonic classico, riempi un bicchiere alto o baloon con abbondante ghiaccio, versa 50 ml di gin e aggiungi delicatamente 100-150 ml di acqua tonica ben fredda; mescola leggermente per mantenere l’effervescenza, poi guarnisci con una fettina di limone, lime o, a piacere, cetriolo o aromi botanici come il rosmarino o le bacche di ginepro – il risultato è un drink fresco, equilibrato e aromatico, da gustare subito.
Lo sapevi che…?
- Il gin nasce in Olanda, ma diventa celebre in Inghilterra nel XVII secolo.
- Le prime versioni di tonica venivano vendute in farmacia.
- Il gin tonic è uno dei pochissimi cocktail considerati “storici” anche dal punto di vista medico, almeno nelle intenzioni originali.
- La British Royal Navy ha distribuito acqua tonica come parte della razione standard fino alla metà del Novecento.
FAQ – Domande frequenti sul gin tonic
Il gin tonic fa bene alla salute?
No. Sebbene sia meno calorico di altri alcolici, non ha benefici reali. Il consumo va limitato.
Contiene ancora chinino?
Sì, ma in dosi minime, non sufficienti a proteggere da alcuna malattia.
È meglio bere gin che vino o birra?
Dipende dalle quantità. Il gin ha meno calorie, ma l’alcol ha effetti negativi in ogni forma.
Il ginepro fa bene?
Sì, ma solo in quantità superiori a quelle presenti nel gin. Meglio assumerlo tramite infusi o integratori.
Posso dimagrire bevendo gin tonic?
Solo se sostituisce drink più calorici e rientra in uno stile di vita sano.





