Prurito anale: cos’è, sintomi, cause e rimedi

Quello che provi è il bisogno impellente di grattarti, il prurito anale sta diventando per te invalidante. Continua nella lettura e scopri come rimediare.

Prurito anale: tutto quello che devi sapere

Una sensazione sgradevole che ti ‘obbliga’ a grattarti anche quando non vorresti, il temporaneo sollievo è solamente un’illusione in quanto questa invalidante condizione continuerà a disturbarti. Allora perché non provare a conoscerne di più?

Il prurito anale è una condizione in cui – nella zona circoscritta dell’ano – si avverte una sorta di pizzicore e sensazione di calore ed è un sintomo comune che procede con remissioni e recidive.

Grattarsi compulsivamente può comportare la comparsa di dermatite perianale che innesca – come in un circolo vizioso – il bisogno di continuare a grattarsi.

Nel 20% dei pazienti con prurito anale si osservano dermatiti perianali, spesso a loro volta secondarie a ragadi o altre patologie che sono all’origine di un prurito intenso ed invalidante.

Sono tante le patologie che possono essere associate al prurito anale:

1) Ascesso perianale (è un’infezione di una ghiandola che secerne muco nel canale anale)
2) Cancro al colon (proliferazione incontrollata delle cellule della mucosa che rivestono l’intestino)
3) Clamidia (una delle più comuni Infezioni sessualmente trasmesse, causata da un batterio intracellulare obbligato, la Chlamydia trachomatis.)
4) Condilomi (escrescenze visibili su cute e mucose contratte attraverso il contatto sessuale)
5) Emorroidi (poste all’interno del canale anale che, in condizioni particolari, si ingrandiscono provocando il loro aumento di volume)
6) Fistole
7) Gonorrea (un’infezione sessualmente trasmessa causata dal batterio Neisseria gonorrhoeae)
8) Proctite (infiammazione della mucosa rettale)
9) Ragadi anali (una piccola lacerazione della mucosa che riveste l’ano)
10) Sindrome dell’intestino irritabile (un disordine funzionale dell’apparato gastrointestinale principalmente caratterizzato da dolore)
11) Stitichezza (difficoltà di espellere le feci)
12) Tumore del colon-retto (dovuto alla proliferazione incontrollata delle cellule della mucosa che rivestono l’intestino)
13) Tumore dell’ano
14) Diabete mellito (sindrome cronica caratterizzata dall’alterato metabolismo dei glucidi causato dalla carenza o totale assenza di insulina)
15) Cirrosi epatica con ipertensione portale
16) Anemie ipocroniche
17) Insufficienza renale cronica (i reni sono danneggiati ed è irrimediabilmente compromessa la loro capacità)

Per alcune di queste patologie sono indicati medicamenti topici a base di anestetici locali, antistaminici, cortisonici ed antibiotici che a volte possono far comparire il prurito.

I rimedi contro l’invalidante fastidio

Per poter determinare il giusto rimedio è opportuno agire sulle cause scatenanti che – come avete letto – possono essere tante. Non per ultimo una cattiva igiene.

Di certo non è consigliato utilizzare rimedi fai-da-te, piuttosto è bene recarsi da un professionista che potrà indicare l’utilizzo di pomate locali.

Intanto, per voi alcuni consigli:

1) Non lavarti ripetutamente ma cerca di mantenere la zona asciutta (non strofinare ma tamponare)
2) L’uso della carta igienica comune può provocare il prurito, utilizzarne una morbida
3) Indossare degli indumenti intimi di cotone che non aderiscono

Articoli correlati