Pressione alta e dolore cronico: scoperto un legame preoccupante

L’ipertensione arteriosa è una delle principali minacce silenziose per la salute pubblica. Oltre ai fattori noti come la sedentarietà, il consumo di alcol e il fumo, una nuova ricerca suggerisce che il dolore cronico, in particolare se associato a depressione, potrebbe contribuire ad aumentare il rischio di ipertensione.

Dolore cronico
Dolore cronico

I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Hypertension, dell’American Heart Association.

Il ruolo della depressione legata al dolore cronico

Un gruppo di ricercatori ha deciso di indagare le conseguenze del dolore cronico sul rischio di sviluppare ipertensione arteriosa. In particolare, hanno osservato che le persone che soffrono di depressione associata a dolore cronico hanno una maggiore probabilità di sviluppare la pressione alta.

Il coordinatore dello studio, Henry Mechan, ha dichiarato:

“Il dolore cronico aumenta la probabilità di soffrire di depressione, e la depressione accresce a sua volta il rischio di ipertensione”.

Secondo i ricercatori, lo screening e il trattamento precoce della depressione nelle persone con dolore cronico potrebbe contribuire in modo significativo a ridurre il rischio di ipertensione.

Uno studio su oltre 200.000 persone

La ricerca si è basata su un campione di oltre 200.000 individui partecipanti alla UK Biobank, un’importante indagine epidemiologica che analizza nel lungo termine il ruolo dell’ambiente e degli stili di vita nello sviluppo delle malattie.

Durante un follow-up medio di 11 anni, gli studiosi hanno monitorato:

  • la presenza di dolore cronico (definito come un dolore persistente per più di sei mesi, poco responsivo ai trattamenti e con impatto significativo sulla vita quotidiana);
  • la pressione arteriosa;
  • lo stato di salute mentale, in particolare i sintomi depressivi.

Durante il periodo osservato, circa il 10% dei partecipanti ha sviluppato ipertensione.

Il dolore cronico aumenta in modo rilevante il rischio di ipertensione

L’analisi dei dati ha portato a risultati chiari: chi soffre di dolori cronici ha un rischio significativamente maggiore di sviluppare pressione alta. Più precisamente:

  • +75% di rischio per chi soffre di dolori cronici generalizzati
  • +20% di rischio per chi ha dolori cronici localizzati
  • +43% di rischio per chi presenta dolori addominali cronici
  • +22% di rischio per chi soffre di cefalee croniche
  • +10% di rischio per chi ha dolori di breve durata

Gli autori dello studio ipotizzano che questo aumento del rischio sia legato in parte a processi infiammatori e alla co-presenza di depressione.

Cosa sapere e cosa fare

Il dolore è definito cronico quando:

  • dura più di sei mesi,
  • non risponde adeguatamente ai trattamenti,
  • compromette la vita quotidiana e la salute mentale.

Questo nuovo studio evidenzia come la componente psicologica (in particolare la depressione) e quella fisica (il dolore persistente) possano interagire e potenziare il rischio cardiovascolare.

Cosa emerge dallo studio

  • I dolori cronici generalizzati sono associati a un rischio di ipertensione aumentato del 75%.
  • I dolori cronici localizzati aumentano il rischio di circa il 20%.
  • Il dolore cronico aumenta la probabilità di soffrire di depressione, che a sua volta favorisce l’insorgenza dell’ipertensione.
  • Intervenire precocemente sulla depressione nelle persone con dolore cronico potrebbe prevenire lo sviluppo della pressione alta.
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