Pomodorini contaminati da Salmonella: l’allerta arriva dall’Italia
Allerta Salmonella nei pomodorini: 643 casi in Europa legati a prodotti siciliani, rischio anche in Italia.
Un frutto amatissimo sulle tavole italiane, ma oggi finito al centro di un’indagine sanitaria preoccupante: i pomodorini, in particolare quelli provenienti dalla Sicilia, sarebbero legati a numerosi casi di intossicazione alimentare da Salmonella in tutta Europa.

Secondo una ricerca condotta dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC), pubblicata sulla rivista scientifica Eurosurveillance, tra il 2011 e il 2024 si sono verificati 643 focolai in 17 Paesi europei. La maggior parte dei casi si è registrata tra il 2023 e il 2024, ma gli esperti avvertono: il numero reale delle infezioni potrebbe essere molto più alto.
Indice dell'articolo
- 1 Cosa sta succedendo con i pomodorini
- 2 Attenzione: lavarli non basta
- 3 Serve un intervento alla radice
- 4 Rischio europeo: coinvolti diversi Paesi
- 5 Pomodorini e Salmonella: cosa possiamo fare per proteggerci
- 6 Cosa sapere sulla Salmonella Strathcona
- 7 Rafforzare la sicurezza alimentare è una priorità
- 8 Consiglio utile: sanificatore per frutta e verdura
Cosa sta succedendo con i pomodorini
A lanciare l’allarme sono stati i ricercatori dell’ECDC, che hanno ricostruito un collegamento epidemiologico tra i casi di Salmonella Strathcona – una variante piuttosto rara – e il consumo di piccoli pomodori.
Secondo quanto riportato anche dal Daily Mail, il filo conduttore è proprio la provenienza siciliana dei prodotti contaminati, che sarebbero stati esportati e distribuiti in diverse nazioni europee. Gli studiosi affermano che “è probabile che i pomodori siano stati il veicolo principale, se non esclusivo, dell’infezione in tutti questi anni”.
Attenzione: lavarli non basta
Molti consumatori ritengono che lavare bene i pomodori prima del consumo sia sufficiente a renderli sicuri. Ma i ricercatori chiariscono che questa precauzione potrebbe non bastare a eliminare il rischio di infezione da Salmonella Strathcona, un batterio in grado di resistere anche a condizioni ambientali sfavorevoli.
I sintomi dell’infezione includono:
- Forti crampi addominali
- Diarrea
- Febbre
- Vomito
- Mal di testa
Nella maggior parte dei casi, l’infezione si risolve spontaneamente, ma può essere pericolosa per bambini piccoli, anziani e persone immunodepresse.
Serve un intervento alla radice
Secondo gli esperti, non basta agire a valle della filiera alimentare. È fondamentale intervenire alla fonte, ovvero direttamente nei campi e nelle aziende agricole da cui provengono i pomodorini contaminati.
Nel loro report, scrivono chiaramente:
“Servono misure di controllo rigorose alla fonte per fermare la contaminazione e prevenire nuovi casi.“
Nel 2025 si sono già registrati nuovi episodi di salmonellosi collegati ai pomodorini, anche in persone che non avevano viaggiato all’estero, il che fa pensare a una diffusione capillare e continua del prodotto contaminato.
Rischio europeo: coinvolti diversi Paesi
La presenza di casi in più nazioni europee indica che il problema non è isolato all’Italia, ma coinvolge tutta la catena di distribuzione agroalimentare.
“La ricorrenza dei casi nel 2025, anche tra persone senza alcuna storia di viaggi, suggerisce una trasmissione attiva e una distribuzione continua di prodotti contaminati al di fuori dell’Italia” – scrivono i ricercatori.
Per questo, l’ECDC chiede un monitoraggio costante, controlli più serrati e una collaborazione tra settori (sanità, agricoltura, commercio) per fermare il ciclo di infezione.
Pomodorini e Salmonella: cosa possiamo fare per proteggerci
1. Lavaggio accurato… ma non basta
Lavare i pomodorini sotto l’acqua corrente è una buona abitudine, ma non elimina completamente i batteri patogeni, soprattutto se già penetrati nella polpa del frutto.
2. Attenzione all’origine del prodotto
Controllare sempre la provenienza dei pomodori acquistati. In questo momento, è prudente evitare prodotti sfusi non tracciabili o con etichettature poco chiare.
3. Preferire cottura o conservazione sicura
La cottura ad alte temperature può distruggere i batteri, quindi meglio consumare i pomodorini in piatti cotti. Per quelli crudi, conservarli in frigorifero e consumarli il prima possibile.
4. Segnalare sintomi sospetti
In caso di sintomi gastrointestinali dopo il consumo di pomodorini, è utile informare il medico e, se possibile, segnalare il caso alle autorità sanitarie locali.
Cosa sapere sulla Salmonella Strathcona
La Salmonella è un batterio noto per causare infezioni alimentari, ma la variante Strathcona è meno comune e più difficile da individuare.
Le infezioni da Salmonella, in generale, colpiscono ogni anno circa 91.000 persone in Europa, secondo i dati aggiornati al 2025 dell’ECDC. La variante Strathcona sembra però avere un andamento più subdolo, con sintomi che possono variare da lievi a severi.

Rafforzare la sicurezza alimentare è una priorità
L’allarme lanciato dai ricercatori è un invito chiaro a non abbassare la guardia. In un mercato globalizzato, un piccolo frutto come il pomodorino può diventare veicolo di rischio se non gestito con controlli adeguati lungo tutta la filiera.
Occorrono azioni coordinate a livello europeo, migliori tracciamenti dei lotti agricoli e una maggiore trasparenza da parte dei produttori. Solo così si potranno prevenire nuovi casi e ristabilire la fiducia dei consumatori.
Consiglio utile: sanificatore per frutta e verdura
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