Polmonite: i campanelli d’allarme della malattia che ha colpito Berlusconi

Silvio Berlusconi trascorrerà la notte all’ospedale San Raffaele di Milano, dov’è ricoverato nel reparto di terapia intensiva cardiotoracica, coordinato dal dottor Alberto Zangrillo, a seguito di un problema riconducibile all’affaticamento del sistema vascolare e dei polmoni riproducendo anche i sintomi tipici della polmonite.

Smentito, invece, che Berlusconi si sia presentato in ospedale con un affanno respiratorio.

Polmonite.
Polmonite.

Sei su Telegram? Segui le notizie di SaluteLab.it sul nostro canale! Iscriviti, cliccando qui!

Quali sono i sintomi della polmonite?

I sintomi della polmonite possono variare a seconda della gravità dell’infezione e della causa sottostante, ma di solito includono:

  • Tosse con catarro che può essere di colore giallo, verde o marrone.
  • Febbre alta con brividi e sudorazione.
  • Respiro affannoso o difficoltà a respirare.
  • Dolore toracico che può peggiorare durante la respirazione o la tosse.
  • Affaticamento o debolezza generale.
  • Mal di testa, confusione mentale o delirio (specialmente negli anziani o in persone con un sistema immunitario indebolito).
  • Nausea, vomito o diarrea (meno comuni).

Quali sono i fattori di rischio per la polmonite?

Ci sono diversi fattori di rischio che possono predisporre una persona alla polmonite, tra cui:

  • Età avanzata: gli anziani sono più suscettibili alla polmonite a causa di un sistema immunitario più debole e di altri problemi di salute.
  • Fumo di sigaretta: il fumo di sigaretta indebolisce i polmoni e aumenta il rischio di sviluppare infezioni respiratorie, tra cui la polmonite.
  • Malattie croniche: le persone con malattie croniche come diabete, asma, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) o insufficienza cardiaca sono più a rischio di sviluppare la polmonite.
  • Sistema immunitario indebolito: le persone con un sistema immunitario indebolito a causa di malattie come l’HIV, la chemioterapia o l’uso di farmaci immunosoppressori sono più suscettibili alla polmonite.
  • Condizioni di vita: le persone che vivono in condizioni sovraffollate o che vivono in case di riposo o in strutture sanitarie a lungo termine sono più esposte alla polmonite.
  • Esposizione a sostanze tossiche: l’esposizione a sostanze tossiche come l’amianto, la polvere, il fumo di legna o di carbone può aumentare il rischio di sviluppare la polmonite.

Cosa fare per ridurre il rischio di polmonite?

Ci sono alcune cose che si possono fare per ridurre il rischio di sviluppare la polmonite:

  • Vaccinazione: esistono due tipi di vaccini contro la polmonite, uno per i batteri Streptococcus pneumoniae e l’altro per il batterio Haemophilus influenzae tipo B.
  • Smettere di fumare: il fumo di sigaretta indebolisce i polmoni e può aumentare il rischio di sviluppare la polmonite. Smettere di fumare è una delle cose più importanti che si possono fare per mantenere i polmoni sani.
  • Buona igiene delle mani: lavarsi le mani regolarmente con acqua e sapone può aiutare a prevenire la diffusione di virus e batteri che possono causare la polmonite.
  • Evitare le persone malate: evitare di avvicinarsi a persone che hanno sintomi di infezioni respiratorie, come tosse o raffreddore.
  • Mantenere uno stile di vita sano: mantenere uno stile di vita sano con una dieta equilibrata, esercizio fisico regolare e sufficiente riposo, poiché ciò può rafforzare il sistema immunitario e aiutare a prevenire le infezioni respiratorie.
  • Prendersi cura delle condizioni di salute preesistenti: se si hanno condizioni di salute preesistenti, come diabete o BPCO, seguire le indicazioni del medico per gestirle adeguatamente e prevenire le complicazioni che possono aumentare il rischio di sviluppare la polmonite.

Quando consultare un medico?

Si dovrebbe consultare un medico il prima possibile in caso di sintomi che indicano una possibile polmonite, come tosse con catarro, respiro affannoso, febbre alta e dolore toracico. Inoltre, si dovrebbe cercare assistenza medica immediata con sintomi gravi come difficoltà a respirare, confusione mentale, labbra o unghie bluastre, che possono essere segni di ipossia, una condizione in cui il corpo non riceve abbastanza ossigeno.

Il medico farà una serie di domande per stabilire la gravità dei sintomi e potrebbe prescrivere esami diagnostici come una radiografia toracica, una tomografia computerizzata (TC) o un esame del sangue per determinare la causa sottostante dell’infezione. In base ai risultati degli esami, il medico consiglierà il trattamento appropriato, che può includere antibiotici, antivirali o antifungini, a seconda della causa sottostante della polmonite.

Leggi anche: Quali sono i 7 campanelli d’allarme del tumore ai polmoni?

Articoli correlati